Musica Pink Floyd vicini a vendere il catalogo

SDA

14.9.2024 - 17:14

Il leggendario gruppo britannico Pink Floyd durante un concerto all'Hallenstadion di Zurigo, nel febbraio del 1977. A sinistra, il chitarrista David Gilmour. (Foto archivio)
Il leggendario gruppo britannico Pink Floyd durante un concerto all'Hallenstadion di Zurigo, nel febbraio del 1977. A sinistra, il chitarrista David Gilmour. (Foto archivio)
Keystone

Con i Queen è forse l'ultimo dei grandi cataloghi musicali rimasti sul mercato, sicuramente uno tra quelli più ostici per i negoziatori anche a causa delle divergenze tra i membri sopravvissuti del gruppo.

Ora, secondo il Financial Times, Sony Music sarebbe prossima a mettere le mani sulla musica dei Pink Floyd in cambio di un'offerta fino a mezzo miliardo di dollari.

Le trattative con la leggendaria band britannica di «The Wall» e «The Dark Side of the Moon» per l'acquisto della musica registrata «sono allo stato avanzato», ha confermato Variety. Avvicinarsi all'intesa è stato difficile soprattutto a causa del cattivo sangue tra Roger Waters, uno dei fondatori nel 1965, e David Gilmour, arrivato nel 1967. Recentemente Gilmour ha detto a Rolling Stone di essere interessato a vendere il catalogo non tanto per ragioni finanziarie, «quanto per mettere la parola fine a tutte le liti che comportano le decisioni comuni». Questo, aveva aggiunto, «sarebbe il mio sogno».

Della vendita della musica dei Pink Floyd si parla da anni con altri aspiranti acquirenti come Hipgnosis, Warner Music e BMG che nel 2022 si sono dati battaglia senza esito. Ora però sembra che Sony stia per avere la meglio, hanno detto al Financial Times due fonti a conoscenza della situazione. Il colosso giapponese che ha già comprato i diritti di Bruce Springsteen e Bob Dylan, secondo indiscrezioni si preparerebbe a sborsare un miliardo per la musica dei Queen anche grazie a una recente iniezione di fondi del gruppo di private equity Apollo.

Il catalogo dei Pink Floyd include alcuni dei brani più ascoltati degli ultimi 50 anni come «Money», «Wish You Were Here» e «Another Brick in the Wall». Mai però dire l'ultima parola fino a quando il contratto sarà firmato, ha messo in guardia una fonte del quotidiano finanziario britannico.

Waters e Gilmour litigano pubblicamente da decenni. Pesano sul negoziato le parole di Richard contro Israele (paragonato alla Germania nazista di Hitler) e a favore della Russia di Vladimir Putin dopo l'invasione dell'Ucrania. «Sei un antisemita fino al midollo, difensore di Putin, bugiardo, ladro, ipocrita, misogino, malato di invidia», lo aveva accusato la moglie di David, Polly Samson: «Ogni parola palesemente vera», aveva aggiunto il marito che a fine settembre tornerà a suonare in Italia dopo otto anni con sei date in programma al Circo Massimo di Roma.

Dopo lo scioglimento della band Waters e Gilmour hanno intrapreso riuscite carriere da solisti, mentre nell'accordo sono coinvolti anche il batterista Nick Mason e gli eredi del tastierista Richard Wright e del co-fondatore Syd Barrett: «Tutti settantenni e ottantenni che presumibilmente pensano a pianificare cosa lasciare agli eredi», ha ipotizzato Variety.