Scienza Ecco il robot-farfalla che usa le ali e il corpo morbido per nuotare

SDA

18.11.2022 - 20:00

I nuovi robot, chiamati «farfalla-bot», sono ispirati alle creature acquatiche delle mante (immagine illustrativa/foto d'archivio).
I nuovi robot, chiamati «farfalla-bot», sono ispirati alle creature acquatiche delle mante (immagine illustrativa/foto d'archivio).
KEYSTONE

Anche la categoria dei robot soffici ora ha i suoi nuotatori veloci: sono i robot-farfalla, il cui movimento ricorda quello dei nuotatori a stile farfalla, che usano ali e corpo morbido per nuotare in modo molto più efficiente di tutti gli altri, fino a quattro volte più velocemente.

Keystone-SDA

I nuovi robot, chiamati «farfalla-bot», sono ispirati alle creature acquatiche delle mante e sono stati messi a punto da ricercatori dell'Università statunitense della North Carolina, che hanno pubblicato il risultato ottenuto sulla rivista «Science Advances».

Per ora, i prototipi realizzati sono limitati dai piccoli tubi usati per pompare aria nel corpo centrale, ma gli autori dello studio stanno già lavorando ad una versione completamente autonoma. «Fino ad oggi, i robot morbidi non sono mai stati in grado di nuotare più velocemente di una distanza pari alla lunghezza del loro corpo al secondo», dice Jie Yin, uno dei ricercatori guidati da Yinding Chi.

«Ci siamo ispirati alla biomeccanica delle mante – aggiunge Yin – per sviluppare robot soffici più veloci ed efficienti dal punto di vista energetico». L'idea ha funzionato: i nuovi robot riescono, infatti, a raggiungere una velocità di quasi quattro volte la lunghezza del loro corpo al secondo.

I farfalla-bot hanno ali simili ai fermagli a scatto per capelli, che restano aperti o chiusi finché non si applica una certa forza per piegarli. In questo caso, il movimento è controllato grazie all'aria che viene immessa nel corpo centrale, fatto di morbido silicone: quando il corpo si gonfia e si sgonfia, costringe le ali a muoversi avanti e indietro.

Inoltre, dividendo il corpo in due camere separate, i ricercatori sono anche riusciti a comandare ogni ala in modo autonomo, dando al robot la capacità di effettuare virate anche molto strette. «La maggior parte dei precedenti tentativi si sono concentrati sull'utilizzo di motori per fornire direttamente energia alle ali», spiega Yin: «Noi invece abbiamo utilizzato un approccio passivo, che consente un design più semplice ed un peso ridotto».