È ancora tutto da valutare Salvini: «Una centrale atomica in Italia nel 2032? Io la vorrei a Milano»

SDA

11.10.2023 - 16:00

Matteo Salvini vuole rilanciare il nucleare in Italia.
Matteo Salvini vuole rilanciare il nucleare in Italia.
Keystone

Il vicepresidente del Consiglio italiano Matteo Salvini ipotizza una centrale nucleare italiana nel 2032 e vorrebbe vederla nascere a Milano.

Sulla possibilità di rendere operativa l'impianto «ho chiesto ad alcuni tecnici: se noi domani, nel 2024, superando il dibattito ideologico su referendum sì, referendum no» partissimo con i lavori «quanto ci mettiamo? ci vogliono 7-8 anni, quindi significa che nel 2032 si può accendere il primo interruttore», ha affermato oggi il ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

«Il difficile è passare dalle parole alla pratica», ha proseguito il 50enne durante un evento intitolato «Nucleare. Si può fare» organizzato a Roma da Banca Finnat. «Bisogna coinvolgere almeno quattro ministeri, magari coinvolgendo anche il comitato tecnico per il coordinamento economico. Bisogna coordinarsi, e a livello europeo non bisogna ragionare ideologicamente».

«Io da milanese lo vorrei un reattore di ultima generazione nella mia città, perché sono sicuro che sia energia pulita, sicura e costante», ha insistito il segretario federale della Lega. «Io l'ho detto 2-3 anni fa, la prima centrale la vorrei a Milano», aggiunge Salvini. «Apriti cielo. Io lancio un segnale politico è facile dire sì al nucleare ma nella provincia affianco».

«Ci tengo a portarvi il convinto sostegno non solo della mia forza politica ma dell'intero governo», ha aggiunto Salvini nel suo intervento. «A questo convegno partecipano tre ministri: io della Lega, Pichetto di Forza Italia e Urso di Fratelli d'Italia. C'è un'idea complessiva di sintesi. Ora cerchiamo di pianificare».

«L'ideologia l'anno scorso ci ha portato a un aumento dell'8% di consumo del carbone. Tutti con la Tesla e i monopattini, se non sei elettrico sei out. E questo ci ha portato ad aumentare i consumi di carbone», ha osservato l'ex ministro dell'interno. «Mentre eravamo qui a pensare a come ricaricare l'auto elettrica, gli amici tedeschi chiudevano le centrali nucleari e aprivano quelle a carbone. Qualcuno più a est fa centrali a carbone per darci l'auto elettrica».