Immigrazione Sea Watch può entrare in acque maltesi

ATS

2.1.2019 - 20:22

La nave Sea Watch 3, con a bordo 32 migranti soccorsi il 22 dicembre, è stata autorizzata a entrare nelle acque territoriali a Malta (foto simbolica)
La nave Sea Watch 3, con a bordo 32 migranti soccorsi il 22 dicembre, è stata autorizzata a entrare nelle acque territoriali a Malta (foto simbolica)
Source: KEYSTONE/EPA EFE/A. CARRASCO RAGEL

Malta accoglie la SeaWatch nelle proprie acque territoriali, affinché possa trovare riparo dal maltempo. Dopo il dodicesimo giorno in mare, arrivano spiragli di luce per i 32 migranti a bordo della nave, ma finora non c'è alcuna autorizzazione allo sbarco.

L' "Odissea" - così come l'aveva chiamata la stessa ong - di questo inizio 2019 nel Mediterraneo prosegue: negli ultimi giorni le condizioni dei naufraghi a bordo - complice anche il drastico abbassamento delle temperature - sono peggiorate. E poco distante, sempre in zona La Valletta, c'è anche l'imbarcazione della SeaEye, che ha a bordo altre 17 persone soccorse ed è in mare da cinque giorni.

Entrambe le ong tedesche avevano lanciato numerosi appelli caduti nel vuoto, seguiti anche dalle stesse richieste di Unhcr, Save The Children e altre organizzazioni. E con il passare delle ore, la situazione è ulteriormente precipitata. "A causa della lunga permanenza a bordo con cattive condizioni meteo - spiegano gli attivisti -, molti degli ospiti soffrono di forte mal di mare. Per una persona malnutrita e indebolita, la conseguente disidratazione può mettere a repentaglio la sua condizione".

Oggi, dopo che l'equipe medica sulla SeaWatch ha riferito delle precarie condizioni di salute delle persone a bordo, Malta ha autorizzato la nave ad entrare in acque territoriali, così come la 'Professor Albrecht Penck', l'imbarcazione della Sea-Eye. Alle navi è stato concesso il permesso di cercare riparo nelle acque maltesi ma non di attraccare.

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