ViolenzeShock in Francia, 15enne muore pestato da un gruppo di adolescenti
SDA
5.4.2024 - 20:39
Un'ondata di violenza fra giovanissimi. Regolamenti di conti fra gang di quartiere, teenager scatenati per vendicare un amico tradito dalla ragazza o per «punire» una «miscredente» che non indossa il velo islamico: a scendere in strada in gruppo con mazze e coltelli, contro vittime isolate e spesso esasperate da una preventiva campagna di fake sui social, sono minorenni, in alcuni casi hanno addirittura 13 anni. Dopo la morte, venerdì, di Shamseddine, pestato a sangue appena uscito da scuola, è sceso in campo anche il presidente francese Emmanuel Macron: «Saremo inflessibili, proteggeremo la scuola da questa violenza senza freni», ha promesso il presidente. In serata, per l'omicidio, è stato fermato un diciassettenne.
05.04.2024, 20:39
05.04.2024, 22:19
SDA
La campagna per le europee del 9 giugno si sta spostando in questi giorni sul fronte della violenza sempre più incontrollabile nelle scuole. Dopo il pestaggio di Samara, 13 anni, martedì a Montpellier, Macron – in difficoltà nei sondaggi – è andato venerdì in visita in una scuola elementare per bambini autistici di Parigi.
E mentre era lì si è compiuto il dramma, la morte di Shamseddine, 15 anni, selvaggiamente ucciso da 4 o 5 persone, probabilmente della sua età, che lo hanno aspettato dopo la lezione di musica.
È uscito, lo hanno circondato e la violenza si è scatenata. È avvenuto a Viry-Châtillon, nella banlieue della capitale. Il ragazzo è sopravvissuto fino a metà giornata, dopo aver superato la notte ma ha poi ceduto alla gravità delle ferite. Il sindaco, Jean-Marie Vilain, si è mostrato in lacrime davanti alle telecamere: «È una tragedia, penso alla mamma... noi tutti dobbiamo riapprendere a punire veramente, ad essere forti e fermi».
Macron si è espresso sull'accaduto
Parole non dissimili da quelle di Macron, che ne ha avuto anche per le famiglie: «La scuola deve rimanere un santuario per i nostri figli e per gli insegnanti. Saremo inflessibili su quello che succede a scuola e attorno alla scuola – ha detto -. Non ci sono cattive abitudini che devono prendere piede. Quando c'è un insegnante minacciato, noi difendiamo l'insegnante. Non ci sono due dottrine nella nostra Repubblica, l'autorità passa attraverso il maestro e le famiglie devono accettarlo».
Sia per Shamseddine che per Samara le indagini sono ai primi passi. Ma sembra che accanto ai motivi di fondo – la religione 'tradita' per Samara, che non indossava il velo e si truccava, l'appartenenza a un gruppo o a una gang rivale per Shamseddine – si facciano strada le ipotesi di intrighi amorosi. «Contenzioso amoroso», «lite personale» per Shamseddine, da tutti ritenuto un ragazzo tranquillo, mai avuto nulla a che vedere con la polizia.
Primi passi delle indagini
In questo caso le indagini muovono i primi passi e si attende l'interrogatorio del diciassettenne fermato stasera. A Montpellier, invece, per il caso di Samara, tre minorenni fra i 14 e i 15 anni sono stati già arrestati e hanno confessato di aver picchiato la vittima.
Il motivo? L'organizzatrice dell'agguato, musulmana osservante, detestava Samara e avrebbe preso a pretesto alcune foto di se stessa senza velo pubblicate su Snapchat da qualcuno. Lei incolpava Samara, e si sarebbe «vendicata». Operata, la vittima è uscita dal coma indotto dai medici per sedarla ma lotta contro le conseguenze di un'emorragia cerebrale.
Minorenni scatenati anche in Germania, dove un tredicenne ha ucciso un senzatetto di 31 anni a Dortmund, a quanto sembra dopo una discussione degenerata in insulti e poi in rissa. Il ragazzino – che pare sia un bulgaro – ha tirato fuori un coltello ed ha infierito sul clochard uccidendolo sulle banchine del porto fluviale della città.