Sondaggio Gli svizzeri si sentono meno in salute che durante la pandemia

pl, ats

1.9.2022 - 15:31

Con la pandemia la Svizzera è diventata una "nazione malaticcia", secondo gli autori di un sondaggio (immagine d'illustrazione)
Con la pandemia la Svizzera è diventata una "nazione malaticcia", secondo gli autori di un sondaggio (immagine d'illustrazione)
Keystone

Secondo un nuovo sondaggio, il 35% degli svizzeri adulti si sente malato o poco sano. La percentuale supera quelle relative al 2020 e il 2021. Segno che la pandemia non è ancora superata, affermano gli autori.

Keystone-SDA, pl, ats

Il sondaggio pubblicato oggi è stato realizzato per il terzo anno consecutivo dall'istituto demoscopico Sotomo per conto della cassa malattia CSS. Lo studio rappresentativo si basa sulle risposte date da 2136 persone tra il 14 e il 26 giugno scorsi.

«Nazione malaticcia»

Gli autori dipingono il quadro di una «nazione malaticcia». La percezione della salute è infatti peggiore rispetto ai due anni precedenti, quando la pandemia era maggiormente sotto i riflettori. Se nel 2020 il 22% degli intervistati diceva di non essere completamente in salute o addirittura di essere malato, l'anno successivo la percentuale era del 27% e nell'ultimo sondaggio è salita come detto al 35%.

«La pandemia si è trasformata da un evento acuto e visibile a un peso cronico e insidioso per la salute pubblica», scrivono gli autori dello studio. Per quasi il 5% degli intervistati, il Covid è diventato la peggiore esperienza di malattia della loro vita. Negli anni precedenti, le percentuali erano dello 0,3 e dell'1,8%.

La pandemia fa paura

Anche la paura delle pandemie in generale è aumentata costantemente dopo lo scoppio del coronavirus. Nel 2020, il 38% della popolazione considerava una pandemia una minaccia persistente per la salute; ora la percentuale è salita al 52%. E il 44% degli intervistati ritiene che il fenomeno del long-Covid sia sottovalutato.

La pandemia sembra aver reso le persone più consapevoli delle malattie e delle loro conseguenze. Rispetto agli anni precedenti, un numero minore di intervistati ritiene che le persone tendano ad andare dal medico troppo in fretta.

Il numero di giorni di malattia è salito in media a 4,3. Nel 2020 era stato di 3,3; l'anno successivo, il numero è sceso a 2,5 a causa dell'obbligo di indossare la mascherina e di lavorare a casa. Gli autori dello studio spiegano l'attuale aumento con l'effetto di recupero e con il maggior numero di infezioni da coronavirus.

Componente psicologica

È probabile che la percezione di una salute peggiore tenga conto anche di una componente psicologica oltre a quella fisica. In questo caso, le persone più toccate sono le giovani donne fra i 18 e i 30 anni: il 55% di loro descrive il proprio benessere psicologico come mediocre o peggiore, mentre l'anno scorso la percentuale era del 49%.

Lo stress lavorativo è considerato il principale aggravio per la salute. I giovani adulti citano anche la mancanza di prospettive, mentre per quanto riguarda le crisi psicologiche nel contesto lavorativo, la mancanza di apprezzamento è il fattore più spesso citato.