Svizzera Aveva ucciso una donna incinta: dopo 37 anni di carcere, l'assassino resta in internamento

zs, ats

14.11.2023 - 13:58

Immagine d'illustrazione
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archivio Ti-Press

Il Tribunale federale (TF) ha rifiutato di togliere dall'internamento un 62enne che ha già passato 37 anni dietro le sbarre. L'individuo è ancora considerato pericoloso. Nel 1986 aveva ucciso una donna incinta di cinque mesi.

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In una sentenza pubblicata martedì la seconda Corte di diritto penale afferma, così come in precedenza aveva fatto la giustizia lucernese, che l'internamento è una misura proporzionata. L'interessato chiedeva una liberazione in occasione del riesame annuale della situazione.

Dagli atti emerge che l'uomo ha «un'intelligenza limitata», con un QI di 65, ed è emozionalmente labile e impulsivo. L'ultimo tentativo di terapia avvenuto nel 2022 è stato interrotto dopo due mesi e mezzo poiché il detenuto era sopraffatto.

Ancora pericoloso

I giudici di Mon Repos si sono occupati anche dell'età del ricorrente. Quest'ultimo voleva far valere il fattore anagrafico come a lui favorevole.

Per la Corte, questo aspetto non compensa la provata pericolosità dell'uomo. Anche se si trova in prigione da molto tempo, l'interesse pubblico alla sicurezza prevale. Misure per alleggerire la detenzione non vengono prese in considerazione, poiché l'interessato non soddisfa i criteri necessari. Ha infatti bisogno di una sorveglianza stretta e strutture chiare.

Attualmente il detenuto si sposta liberamente all'interno di spazi chiusi. Può anche lavorare e coltivare interessi. Vive in un piccolo gruppo di persone, prepara i pasti, lava i panni e si occupa di un giardino. Secondo la sentenza, si tratta della corretta quantità di indipendenza per il 62enne.

Il ricorrente era stato condannato nel 1987 a una pena detentiva di 12 anni. A 26 anni aveva strangolato una coetanea incinta.

(Sentenza 7B_356/2023 del 20 settembre 2023)