GiustiziaConfermate le sanzioni contro Jérôme Valcke
ATS
29.5.2019 - 20:10
Le sanzioni inflitte nel 2016 dalla Commissione etica della FIFA nei confronti dell'ex segretario generale Jérôme Valcke sono ora definitive. Il Tribunale federale (TF) ha infatti respinto il ricorso dell'ex dirigente.
Il 24 giugno 2016, la Commissione dei ricorsi aveva inflitto a Valcke dieci anni di squalifica da ogni attività legata al calcio e una multa di 100'000 franchi. La condanna era poi stata confermata nel luglio 2018 dal Tribunale arbitrale dello Sport (TAS).
Segretario generale della FIFA dal 2007, il 58enne francese era stato riconosciuto colpevole di numerose violazioni del Codice etico della Federazione ed era stato sollevato da tutte le sue funzione nel settembre 2015. Valcke aveva deciso di ricorrere prima al TAS e in seguito al TF, ma i giudici di Losanna hanno respinto il ricorso di Valcke, indica una sentenza che doveva essere pubblicata venerdì ma che è stata resa nota dall'agenzia AFP citando fonti vicine al dossier.
L'ex dirigente riteneva che il caso sarebbe dovuto essere giudicato secondo il diritto interno svizzero e non secondo quello internazionale. Ciò avrebbe permesso a Valcke di poter sostenere la tesi secondo cui non avrebbe agito come un dirigente della FIFA, ma come un semplice impiegato. Inoltre, avrebbe potuto invocare le disposizioni del diritto del lavoro a tutela dei lavoratori dipendenti.
Il TF ha tuttavia respinto il ricorso, sostenendo che l'ex segretario generale aveva firmato davanti al TAS una dichiarazione di rinuncia dell'applicazione del diritto interno svizzero. Dal momento che era assistito da un avvocato, Valcke non ha dunque potuto invocare un errore della segreteria del TAS o sostenere di non essere a conoscenza delle implicazioni del suo atto.
Biglietti e jet privati
La Commissione etica della FIFA ha accusato Valcke – pagato quasi 2 milioni di euro nel 2015 – di aver concluso vendite parallele di biglietti per diverse competizione insieme all'ex giocatore e broker Benjamin Alon. Oltre a ciò, l'ex segretario generale avrebbe utilizzato il jet della FIFA per viaggi privati, causando costi pari a 11,7 milioni di dollari tra gennaio 2011 e settembre 2013.
Il 58enne francese ha anche cercato di vendere a un prezzo preferenziale i diritti televisivi all'Unione Calcistica dei Caraibi per assicurarsi i voti per la rielezione alla testa della FIFA di Sepp Blatter nel 2011. Valcke avrebbe inoltre ottenuto informazioni dal figlio, impiegato in una società attiva nell'ambito della realtà virtuale, con cui la FIFA stava negoziando un contratto.
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sta attualmente conducendo ulteriori indagini penali nei confronti di Valcke e di altri ex membri della FIFA.
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