Canton Turgovia Da mercoledì al via il processo per la «fattoria degli orrori»

pl, ats

26.2.2023 - 10:00

Attivisti per la protezione degli animali accampati davanti all'allevamento di Hefenhofen (TG) nel giorno dello sgombero, il 7 agosto 2017 (foto d'archivio)
Attivisti per la protezione degli animali accampati davanti all'allevamento di Hefenhofen (TG) nel giorno dello sgombero, il 7 agosto 2017 (foto d'archivio)
Keystone

Si apre mercoledì il processo di prima istanza al titolare della «fattoria degli orrori» di Hefenhofen, in Turgovia. Accusato di maltrattamento di animali e di numerosi altri reati, il 54enne sarà giudicato assieme a quattro coimputati.

Keystone-SDA, pl, ats

La sentenza è attesa per il 21 marzo. Il dibattimento davanti al Tribunale distrettuale di Arbon (TG) si tiene sotto la protezione della polizia. Il caso era scoppiato nel 2017, dopo la scoperta di diversi cavalli lasciati morire nella sua azienda agricola.

Stando all'atto d'accusa, il contadino teneva i suoi animali in spazi troppo angusti. Cavalli, pecore, cani, polli, maiali e bovini venivano trascurati, in parte maltrattati e venivano negate loro cure veterinarie adeguate. La pubblica accusa chiede una condanna a 6 anni e mezzo di detenzione, più una pena pecuniaria e una multa.

Per fatti avvenuti tra settembre 2013 e giugno 2019, l'uomo è accusato in particolare di ripetuto maltrattamento di animali, ripetuta violazione della Legge federale sulla protezione degli animali e di quella sulle epizoozie, nonché di violazione per mestiere della Legge sulle derrate alimentari.

Ripetuta esposizione a pericolo della vita altrui, violazione di domicilio, falsità in documenti, delitti contro l'onore, violazioni della Legge federale sulla circolazione stradale e di quella sugli stranieri sono altri reati a cui l'uomo dovrà rispondere.

Accusati anche macellai e aiutanti

Gli inquirenti hanno inoltre fatto luce su un commercio illegale di maialini con problemi di salute. Porcellini che venivano affidati da due macellai all'allevatore, eludendo i controlli veterinari, per poi essere ingrassati, abbattuti e riconsegnati alle macellerie, che vendevano la carne. I due macellai sono a loro volta accusati di maltrattamenti di animali e ripetute violazioni alla Legge sulle epizoozie e a quella sulle derrate alimentari.

Sul banco degli imputati compariranno inoltre due donne accusate di avere aiutato l'allevatore a nascondere animali per i quali le autorità avevano ordinato la confisca.

Allevamento sgomberato nel 2017

Il caso era scoppiato il 3 agosto 2017, dopo che il Blick aveva pubblicato le foto di animali lasciati morire di fame o maltrattati, scattate da una ex dipendente dell'allevatore. Circa 250 animali tra cavalli, maiali, bovini, pecore, capre e lama erano stati allontanati dall'azienda agricola. Novanta cavalli erano poi stati venduti all'asta.

Il 15 agosto successivo, il governo turgoviese aveva affidato a una commissione d'inchiesta esterna il compito di far luce sulla questione. Erano così emersi errori di valutazione da parte delle autorità a vari livelli, che avevano impedito un intervento più tempestivo.

Processo separato per il veterinario cantonale

In questo contesto, è stato aperto un procedimento anche nei confronti dell'allora responsabile dell'Ufficio cantonale di veterinaria, che nel frattempo è andato in pensione. Quest'ultimo sarà giudicato in un processo separato per aver omesso di far rispettare un divieto di tenere animali emanato già nel 2013 nei confronti dell'allevatore di Hefenhofen.

In seguito alla vicenda, il governo turgoviese si è scusato e ha aumentato il personale dell'ufficio veterinario. Nel settembre 2021, il Parlamento turgoviese ha inoltre approvato una nuova legge veterinaria che si basa sulle raccomandazioni fatte della commissione d'inchiesta.