La Sechseläuten è una festa di primavera tradizionale di Zurigo. Alle 18:00, viene bruciato il Böögg, un simbolico pupazzo di neve.
Più il Böögg esplode velocemente, più calda sarà l'estate, secondo la tradizione.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha partecipato all'evento.
Corine Mauch, sindaco di Zurigo.
Il tradizionale corteo delle corporazioni.
I membri delle corporazioni, indossando uniformi storiche, sfilano a cavallo davanti alla figura del Böögg.
Secondo il Böögg, l'estate sarà fredda e piovosa.
La Sechseläuten è una festa di primavera tradizionale di Zurigo. Alle 18:00, viene bruciato il Böögg, un simbolico pupazzo di neve.
Più il Böögg esplode velocemente, più calda sarà l'estate, secondo la tradizione.
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha partecipato all'evento.
Corine Mauch, sindaco di Zurigo.
Il tradizionale corteo delle corporazioni.
I membri delle corporazioni, indossando uniformi storiche, sfilano a cavallo davanti alla figura del Böögg.
Secondo il Böögg, l'estate sarà fredda e piovosa.
Zurigo ha festeggiato lunedì la Sechseläuten, la tradizionale festa di primavera, dopo due anni di assenza. Ci sono voluti 37 minuti e 59 secondi per l'esplosione della testa del Böögg e, secondo la credenza popolare, questo significa che l'estate sarà fredda e piovosa.
Nel 2020, la festa di primavera delle corporazioni zurighesi, menzionata per la prima volta per iscritto nel lontano 1525, era stata annullata a causa della pandemia, mentre nel 2021 il rogo del Böögg era avvenuto altrove, più precisamente sul Ponte del Diavolo, e senza pubblico.
Lunedì la tradizionale Sechseläuten (letteralmente «suonare le sei») è tornata nella città sulla Limmat. Le corporazione hanno sfilato in corteo per le strade cittadine alla presenza di 130 ospiti, tra cui il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e la sindaca di Zurigo Corine Mauch.
Alla manifestazione sono state invitate circa 200 persone del canton Uri, che dodici mesi fa avevano partecipato alla cerimonia nella gola della Schöllenen.
Le previsioni del Böögg in passato
Il Böögg è stato acceso come lo scorso anno dal landamano (presidente del governo) di Uri Urban Camenzind. Secondo la credenza popolare, più velocemente la testa di del pupazzo di neve imbottito di petardi esplode, più l'estate dovrebbe essere bella e calda.
Nel 2003, la testa ha impiegato solo 5 minuti e 42 secondi per esplodere: quell'estate è infatti stata torrida. Ma il Böögg non è stato molto bravo a prevedere altre estati da record. Nel 2015 e nel 2018, la testa è esplosa solo dopo circa 20 minuti e 30. Anche nel 2019 il Böögg ha perso la testa piuttosto tardi, dopo 17 minuti e 44.
Nel 1956, invece, il Böögg durò solo 4 minuti, ma l'estate seguente fu comunque una delle più fresche di sempre, come nota MeteoSvizzera.
E nel 2021?
Anche nel 2021 l'esplosione si è verificata in tempi brevi, ossia 12 minuti e 57 secondi. Malgrado ciò, temperature fresche e umidità hanno caratterizzato la successiva estate.
Secondo MeteoSvizzera, ci sono stati solo sei giorni caldi a Basilea, in cui sono stati superati i 30 gradi. Si tratta del numero più basso dal 2008. Lo stesso quadro si è visto a Lugano, con solo nove giorni di caldo, a Berna con quattro e a Zurigo con cinque. Tutti erano sotto la media.
«L'analisi statistica non mostra alcuna connessione dimostrabile tra il tempo di combustione del Böög e la temperatura estiva sull'Altopiano svizzero», afferma sobriamente MeteoSvizzera.
In parole povere: «Una qualità previsionale dei Böög non è dimostrabile». Questo almeno ci fa sperare in una bella estate nel 2022.