BELLINZONA
Un ex dipendente della Posta è sotto processo da oggi davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona. È accusato di aver rubato almeno 4'060 lettere contenenti denaro, per un importo complessivo di 122'500 franchi. L'imputato respinge gli addebiti.
I reati contestati all'uomo, un 56enne impiegato presso il centro di smistamento delle lettere di Zurigo-Mülligen e nel frattempo licenziato, nell'ambito del processo indiziario sono truffa per mestiere e ripetuta violazione del segreto postale e delle telecomunicazioni.
I furti risalgono al periodo tra luglio 2015 e marzo 2016, quando l'uomo è stato arrestato. Secondo l'accusa egli ha sottratto il denaro per garantire il sostentamento suo e della moglie. Confrontato a registrazioni delle videocamere di sorveglianza, l'uomo, in cattive condizioni di salute, ha sostenuto oggi in aula che ciò che si vede sono normali processi di lavoro, come smistare lettere e pulire contenitori della posta. L'accusa ritiene invece che il 56enne sia stato filmato mentre si impadroniva di lettere contenenti soldi. Gli indizi vengono sostenuti dalla dichiarazione di un testimone, un ex superiore, a carico dell'imputato.
La procuratrice ha chiesto 36 mesi di carcere, di cui 18 da scontare nonché la confisca di tutti i conti bloccati dell'uomo, in modo da coprire gli eventuali costi procedurali e i risarcimenti alle vittime note. Da parte sua la difesa d'ufficio ha respinto tutte le accuse e ha chiesto l'assoluzione e la restituzione di tutti gli oggetti e conti, come pure un indennizzo per il suo mandante.
La sentenza è attesa per domani.
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