Giustizia Tre attivisti per il clima contro il militare a processo a Bellinzona  

Tre attivisti per il clima, accusati di aver provocato ed incitato alla violazione degli obblighi militari tramite il sito Internet «Sciopero per il clima» e a mezzo stampa, sono oggi sotto processo presso il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona.

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) li aveva condannati a una pena pecuniaria di diverse aliquote giornaliere con la condizionale, che essi hanno contestato.

I tre vodesi, di rispettivamente 21, 23 e 32 anni, sono stati ritenuti colpevoli di provocazione ed incitamento alla violazione degli obblighi militari in base al decreto d'accusa del 9 dicembre 2022.

È stata comminata loro una pena pecuniaria compresa tra le 50 e le 60 aliquote giornaliere sospese, per un totale tra i 10 e i 50 franchi al giorno. Gli imputati hanno presentato ricorso contro tale decisione davanti alla Corte penale.

Un articolo controverso 

Concretamente, l'MPC rimprovera ai tre attivisti per il clima di aver pubblicato nel maggio 2022 un articolo intitolato «L'esercito, io lo boicotto» in rete: «Per motivi di etica, morale, responsabilità ecologica e sociale» i tre imputati hanno incitato i visitatori del sito a non prestare servizio militare e a non pagare la tassa militare.

Oltre alle 60 aliquote giornaliere di 20 franchi, a un imputato è stata inflitta un'ammenda di 300 franchi. Oltre ad aver «pubblicato su internet informazioni precise e concrete a beneficio di un vasto pubblico» che incitavano a violare gli obblighi militari, per l'MPC l'attivista ha inoltrato questo appello a più di 200 persone, soprattutto giornalisti.

Non è noto quando sarà emessa la sentenza.

aula, ats