Giustizia Dati rubati, accusato non in aula al TPF

ATS

8.1.2019 - 16:44

La sede del Tribunale penale federale di Bellinzona.
La sede del Tribunale penale federale di Bellinzona.
Source: KEYSTONE/TI-PRESS/ALESSANDRO CRINARI

È iniziato oggi pomeriggio in assenza dell'imputato il processo a carico dell'ex dipendente di UBS accusato dal Tribunale penale di Bellinzona (TPF) di aver venduto dati di clienti della banca alla Germania per 1,47 milioni di euro.

Malgrado le due convocazioni per le giornate di ieri e oggi, l'uomo non si è presentato.

Secondo quanto indicato nell'atto d'accusa del Ministero pubblico della Confederazione, l'ex bancario, nell'estate del 2012, avrebbe consegnato i dati di almeno 233 persone.

Nei confronti del 45enne vengono ipotizzati i reati di spionaggio economico qualificato, violazione del segreto commerciale e bancario nonché riciclaggio di denaro. Durante una perquisizione domiciliare a casa dell'imputato sono inoltre state trovate munizioni: è quindi accusato anche di detenzione illegale di munizioni.

Pure la moglie dell'imputato, anch'essa convocata in tribunale oggi, non si è presentata. La presidente della Corte ha spiegato che le forze dell'ordine non l'hanno trovata al suo domicilio e che non è stato possibile contattarla telefonicamente.

Solo l'ex capo dell'accusato ha potuto essere sentito in qualità di persona informata sui fatti. I giudici gli hanno posto principalmente domande sul sistema informatico della banca e sulle autorizzazioni di accesso.

Secondo il Ministero pubblico, l'uomo avrebbe raccolto i dati consegnati alla Germania sul suo posto di lavoro, tra il dicembre del 2005 e l'autunno 2012. Sulla base delle informazioni ricevute, le autorità tedesche hanno poi effettuato in Germania perquisizioni domiciliari e indagini a partire dalla metà di novembre del 2012.

Tornare alla home page