Terrorismo Turiste uccise, svizzero davanti al giudice

ATS

1.2.2019 - 15:29

Cittadini marocchini chiedono simbolicamente scusa per l'omicidio delle due giovani scandinave.
Cittadini marocchini chiedono simbolicamente scusa per l'omicidio delle due giovani scandinave.
Source: KEYSTONE/AP/MOSA'AB ELSHAMY

Sarà interrogato lunedì dal giudice istruttore antiterrorismo il ginevrino, binazionale ispano-svizzero, arrestato in Marocco nell'ambito delle indagini sull'uccisione di due turiste scandinave nel Paese nordafricano.

Lo ha appreso oggi l'agenzia stampa francese Afp dal suo avvocato. L'uomo, convertitosi all'Islam nel 2011 nella Grande Moschea di Ginevra dove viveva e residente a Marrakech dal 2015, era stato arrestato lo scorso 29 dicembre nella città marocchina per i suoi legami con i presunti autori dell'assassinio delle due turiste, avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 dicembre.

"Dopo l'udienza preliminare, ci sarà una udienza più dettagliata, che durerà a lungo, con domande più particolareggiate", ha detto all'Afp l'avvocato Saad Sahli. Altri sospetti saranno a loro volta presentati lo stesso giorno al giudice istruttore antiterrorismo a Salé, nei pressi della capitale Rabat, ha aggiunto l'avvocato, che difende anche altre persone sospettate di avere a che fare con l'assassinio delle due studentesse, una danese di 24 anni e una norvegese di 28.

Le due ragazze sono state uccise e decapitate in una località isolata dell'Alto Atlante, in una zona apprezzata dagli escursionisti. Le autorità inquirenti marocchine hanno arrestato una ventina di persone nell'ambito delle loro indagini.

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