CovidAccordo europeo sul Green Pass: «Tornerà la libertà di viaggiare»
SDA
20.5.2021 - 22:01
L'Unione Europea riapre e riafferma il diritto alla libera circolazione nonostante la pandemia: dopo giorni di intense trattative, i negoziatori delle tre istituzioni europee – Parlamento, Commissione e Consiglio – hanno trovato un accordo sul certificato digitale Covid.
Keystone-SDA
20.05.2021, 22:01
20.05.2021, 23:02
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In base all'intesa raggiunta in serata – che dovrà passare comunque al vaglio del Parlamento europeo prima di entrare in vigore il primo luglio e che sarà sul tavolo dei leader europei al vertice di lunedì e martedì prossimi – il certificato sarà disponibile sia in formato digitale che cartaceo. Attesterà se una persona è stata vaccinata contro il Covid-19 o ha un risultato recente di test negativo o è guarita dall'infezione.
Il fatto di aver trovato un'intesa a livello europeo permetterà agli Stati membri di emettere certificati che saranno poi riconosciuti e accettati negli altri paesi dell'Unione. Il regolamento sul Green pass europeo resterà in vigore per 12 mesi.
Formalmente il certificato non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio, ma consentirà comunque di spostarsi da un paese all'altro dell'Unione senza ulteriori adempimenti.
Per venire incontro alle esigenze dei cittadini e alle richieste dell'Eurocamera sulla gratuità dei test, la Commissione europea si è impegnata a mobilitare a questo scopo almeno 100 milioni di euro nell'ambito dello Strumento di sostegno di emergenza per l'infezione da SARS-CoV-2.
Con il Green Pass nessuna restrinzione di viaggio
In seguito all'adozione del Green pass i paesi dell'Ue non potranno più imporre ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l'autoisolamento o i tamponi, «a meno che tali misure non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica» in risposta alla pandemia di Covid.
In base all'accordo, i paesi dell'Ue saranno tenuti ad accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri per le persone che hanno ricevuto un vaccino autorizzato dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema).
I certificati infine saranno verificati per prevenire frodi e falsificazioni, così come l'autenticità dei sigilli elettronici inclusi nel documento. Per salvaguardare la privacy, i dati personali contenuti nei pass digitali non potranno essere immagazzinati nei paesi dell'Ue di destinazione.
Anche la Confederazione vorrebbe essere associata al certificato europeo. Affinché gli svizzeri possano viaggiare senza problemi con il loro certificato Covid nell'Ue, la Commissione europea dovrà tuttavia riconoscere il certificato vaccinale elvetico come equivalente. Questo riconoscimento, per il momento, è ancora in sospeso.