Francia sotto shockUna banda uccide un 16enne durante la festa del villaggio, clamore in rete
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23.11.2023
C'è grande costernazione in Francia dopo l'attacco mortale con coltello da parte di una banda in una festa di paese. I politici dell'opposizione parlano di «razzismo anti-bianco», mentre il governo invita alla moderazione.
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23.11.2023, 17:55
23.11.2023, 18:05
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Hai fretta? blue News riassume per te
La Francia è sconvolta da un attacco a una festa di paese nel villaggio di Crépol, nel sud della Francia.
I giovani sono stati aggrediti da una banda armata di coltelli.
Diverse persone sono rimaste ferite. Un sedicenne è rimasto ucciso.
I politici dell'opposizione vedono una tendenza e parlano di «razzismo anti-bianco».
Il dramma scuote un Paese che di recente ha dovuto sopportare molto in termini di violenza. Sabato sera, circa 350 giovani stavano ballando in una festa di paese a Crépol, a nord di Valence, quando un gruppo di sconosciuti ha attaccato gli ospiti.
Molti dei ventenni avrebbero estratto coltelli lunghi 25 centimetri. Il risultato: due feriti gravi, sei feriti lievi e dieci persone «sotto shock».
Thomas Perotto, un giocatore di rugby di 16 anni del club locale, è deceduto a causa delle ferite riportate.
«Siamo qui per accoltellare i bianchi»
Se inizialmente l'incidente era stato descritto come un «alterco» o al più una «rissa» durante una festa di paese, sui social media è emersa un'immagine diversa.
I testimoni oculari hanno riferito che la banda aveva proclamato di essere sul posto per «accoltellare i bianchi».
Secondo le voci sui social media, gli autori provenivano dal quartiere di immigrati di La Monnaie, nella vicina città di Romans-sur-Isère. In realtà, però, la Procura ha annunciato che l'autore principale non arriva dal quartiere in questione.
La polizia ha arrestato finora nove individui, tra cui il giovane che avrebbe compiuto l'accoltellamento mortale. Alcuni di loro sarebbero stati catturati mentre stavano fuggendo in Spagna.
Discussione politica sul razzismo contro i bianchi
Per la Francia, questo crimine è la questione politica più importante della settimana. Su X (ex Twitter) e all'Assemblea nazionale, il ministro dell'Interno Gérald Darmanin ha parlato di «crimine» e «omicidio efferato» prima dell'inizio della marcia funebre di mercoledì.
La leader populista di destra Marine Le Pen ha parlato di «tendenza» e ha dichiarato che sempre più feste e matrimoni in campagna vengono colpiti da «incursioni».
L'ultraconservatrice Marion Maréchal, in rotta con la zia Marine Le Pen, tanto da affiliarsi con un partito ancora più estremista, ha parlato di «tagliagole» che vogliono lanciare una «guerra etnica» contro i bianchi e una «guerra civile».
La prima ministra Elisabeth Borne ha reagito a questa situazione. All'Assemblea nazionale ha chiesto «moderazione e decenza» e ha respinto qualsiasi appropriazione politica della vicenda.
Mercoledì, oltre alla marcia funebre a Crépol, circa 6.000 persone hanno partecipato a una marcia silenziosa a Romans-sur-Isère, simbolo dello sgomento per un crimine avvenuto in un villaggio di soli 530 abitanti.