GiustiziaVD: scontro treni, a macchinista 90 aliquote con condizionale
ATS
2.11.2017 - 12:58
Nell'incidente era rimasto ucciso il macchinista dell'altro treno, un 24enne francese.
SDA
Il tribunale correzionale della Broye e del Nord vodese ha condannato oggi a 90 aliquote giornaliere di 60 franchi con la condizionale per due anni il macchinista sopravvissuto allo scontro fra treni avvenuto a Granges-Marnand (VD) il 29 luglio 2013.
L'uomo è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo. Nel sinistro, avvenuto sulla linea a un solo binario Payerne-Losanna, morì il collega 24enne dell'altro convoglio e rimasero ferite 26 persone, di cui sei gravemente.
Per i giudici, la colpa del macchinista è "contrastata". L'uomo di 58 anni ha omesso di rispettare il segnale di fermata e azionato il freno di emergenza con un ritardo di 28 secondi, ma la sua "colpa grave" è attenuata da diversi elementi.
Il macchinista ignorava di dover incrociare un altro treno a Granges-Marnand, il doppio controllo era stato soppresso, il treno che guidava era in ritardo di due minuti e la visibilità era compromessa dalla presenza di vagoni per il trasporto di merci, ha rilevato la Corte.
Il tribunale ha anche tenuto conto delle durevoli conseguenze dell'incidente sulla vita del macchinista, tuttora alle dipendenze delle FFS ma non più autorizzato a guidare i treni.
Durante il processo svoltosi la scorsa settimana, l'imputato e tre macchinisti chiamati a testimoniare hanno insistito sulla pressione cui sono sottoposti in caso di ritardi.
Nel rapporto pubblicato il primo luglio 2014 il Servizio d'inchiesta svizzero sugli infortuni (SISI) aveva rilevato che l'assenza di equipaggiamenti di sicurezza moderni (ZUB) aveva contribuito all'incidente presso una stazione nella quale il doppio controllo della partenza dei treni non era più praticato.
Sulla base di questo rapporto i famigliari del macchinista rimasto ucciso hanno presentato una denuncia per omicidio colposo anche contro le FFS. Nel novembre 2016 il Ministero pubblico vodese ha però scagionato da qualsiasi responsabilità penale le Ferrovie federali o suoi dipendenti, incriminando soltanto il macchinista distratto.
Secondo il sindacato del personale dei trasporti (SEV), che denuncia "gravi lacune della sicurezza" al momento dell'incidente, le FFS hanno tuttavia la loro parte di responsabilità nel dramma.
Dopo l'incidente, alla stazione di Granges-Marnand è stato in un primo momento reintrodotto il principio del doppio controllo. Dall'aprile 2016 è in funzione anche il sistema ZUB.
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