BERNA/CARACAS
I tre giornalisti - un Ticinese, un Italiano e un Venezuelano - arrestati venerdì in Venezuela mentre tentavano di entrare in un carcere nello Stato di Aragua per condurre un'inchiesta, sono stati rilasciati. Lo ha indicato stasera all'ats il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), confermando una notizia dell'Associazione venezuelana dei giornalisti.
Il Ministro degli esteri italiano, Angelino Alfano, ha confermato a suo volta all'agenzia Ansa il rilascio del giornalista italiano.
La notizia dell'arresto era stata diffusa ieri dal sindacato nazionale dei giornalisti, l'Sntp (Sindicato Nacional de Trabajadores de la Prensa). Assieme al ticinese - il giornalista indipendente di Comano Filippo Rossi, 27 anni - erano stati fermati anche l'italiano Roberto Di Matteo e il venezuelano Jesus Medina.
Rossi, diplomato in scienze politiche all'Università di Zurigo, è un grande sportivo e ha partecipato nel 2014 alla Maratona delle sabbie (Marocco) e nel 2016 alla traversata del deserto di Gobi (Mongolia).
Collabora regolarmente assieme a Di Matteo - originario di Bari - con il quotidiano milanese Il Giornale. Dal canto suo, Medina è fotografo per il giornale online DolarToday, una testata critica nei confronti del regime di Caracas.
I tre, ha reso noto il sindacato, stavano conducendo un'inchiesta giornalistica nel centro penitenziario di Aragua, nel nord del Paese, meglio conosciuto come il carcere di Tocoron, ma sono stati fermati dalla Guardia Nazionale Bolivariana con l'accusa di essere stati in possesso di apparecchi di registrazione non autorizzati. Rappresentanti del sindacato come anche avvocati hanno potuto incontrare i tre giornalisti in presenza di membri della Guardia.
Il carcere di Tocoron è tristemente noto in Venezuela per i suoi ripetuti episodi di violenza e diversi altri crimini. La Sociedad Interamericana de Prensa (SIP) ha stimato che l'anno scorso le intimidazioni e gli arresti arbitrari contro i giornalisti sono aumentati.
In Venezuela, il Colegio Nacional de Periodistas (CNP) ha denunciato un'ondata di attacchi contro i giornalisti in particolare mentre coprivano le proteste dell'opposizione anti-chavista, tra aprile e luglio.
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