MeteoSvizzera colpita dalla tempesta «Jasper», forti venti e notti più calde
mp, ats
14.11.2023 - 14:18
La tempesta «Jasper» ha portato una notte agitata in Svizzera, con venti burrascosi in montagna: sullo Jungfraujoch (BE) si sono registrate raffiche di 177 km/h, ossia l'ottavo valore più elevato del mese di novembre.
Keystone-SDA, mp, ats
14.11.2023, 14:18
14.11.2023, 14:47
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Il favonio da ovest ha inoltre spinto verso l'alto le temperature. La scorsa notte a Thun (BE) si sono misurati 19,4 gradi, secondo l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera). Già ieri su entrambi i versanti delle Alpi il tempo è rimasto mite per tutto il giorno, con temperature tra i 12 e i 16 gradi. Ma mentre al nord sono cadute piogge intermittenti con venti tempestosi occidentali, a sud localmente splendeva il sole.
Oltre che sullo Jungfraujoch, la scorsa notte il vento ha soffiato fortemente anche sul Säntis (SG/AR/AI), dove si sono registrati 137 km/h, sul Wildspitz (SZ), 124 km/h, e sullo Chasseral (Giura bernese), 115 km/h, secondo il servizio meteorologico Meteonews.
«Jasper» ha portato intense precipitazioni al nord delle Alpi, tanto che la Confederazione ha messo in guardia da un rapido innalzamento del livello delle acque, inondazioni e frane in alcune zone del canton Vaud e del Basso Vallese, nonché nella regione del Saanenland bernese.
Livello di allerta alzato a 4 su 5
Fino a domani a mezzogiorno, MeteoSvizzera prevede tra i 100 e i 130 millimetri di pioggia nelle regioni sopra citate. Di conseguenza, la Confederazione ha innalzato il livello di allerta a 4 su 5 («pericolo forte»). In particolare, si raccomanda di stare lontani dagli argini dei fiumi e dai pendii ripidi. Una colata detritica potrebbe scatenarsi all'improvviso.
Le autorità hanno anche chiesto alla popolazione delle regioni interessate di non scendere nelle cantine e negli scantinati se sussiste il rischio di inondazioni.
Con tale situazione meteorologica v'è pure un elevato pericolo di valanghe. Il limite delle nevicate scenderà fino a 2000 metri in serata. Stando all'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF), in Vallese sono già cadute le prime slavine di grandi dimensioni.
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