Lo rivela uno studio Gli insetti acquatici sono meno invasivi di quelli terrestri

bp, ats

23.9.2022 - 12:26

Ad eccezione delle zanzare, gli insetti che vivono almeno in parte in acqua dolce hanno una percentuale di specie invasive molto più bassa rispetto a quelli che vivono esclusivamente sulla terraferma.
Ad eccezione delle zanzare, gli insetti che vivono almeno in parte in acqua dolce hanno una percentuale di specie invasive molto più bassa rispetto a quelli che vivono esclusivamente sulla terraferma.
Keystone

Ad eccezione delle zanzare, gli insetti che vivono almeno in parte in acqua dolce hanno una percentuale di specie invasive molto più bassa rispetto a quelli che vivono esclusivamente sulla terraferma.

bp, ats

Lo ha appurato uno studio dell'Istituto federale di ricerca sulla foresta, la neve e il paesaggio (WSL), in collaborazione con l'Istituto di ricerca sull'acqua «Eawag».

«Il fatto che ci siano così pochi insetti acquatici invasivi è sorprendente perché sono uno dei gruppi di specie più comuni in acqua dolce», nota Eckehard Brockerhoff, responsabile dello studio.

Il motivo – spiega l'esperto – sono le esigenze di habitat degli insetti acquatici anche durante il trasporto in nuove aree. Dipendono sovente da un'acqua ricca di ossigeno, che nei lunghi viaggi di solito scarseggia. I «passeggeri» più esigenti spesso non sopravvivono al trasporto e gli esemplari adulti di rado vanno lontano perché hanno una vita breve.

La situazione è diversa per gli insetti che vivono sulla terraferma. Possono essere trasportati attraverso diverse vie, come all'interno e su materiale vegetale, palette di legno o container, trovando così numerose possibilità di viaggio. Gli afidi (pidocchi delle piante), ad esempio, sono spesso clandestini nel trasporto di piante esotiche. Poiché possono riprodursi senza partner, in teoria anche un solo afide è sufficiente per impiantare una popolazione nella nuova località.

Le zanzare sono un'eccezione

Ma ci sono anche eccezioni tra gli insetti acquatici: «le zanzare non sono così esigenti, vivono bene anche in acque povere di ossigeno», dice Brockerhoff. Le pozzanghere o un contenitore in cui si è accumulata la pioggia sono sufficienti per la loro riproduzione. Le larve si trovano, ad esempio, nei pneumatici usati, che spesso contengono acqua piovana e forniscono quindi un habitat alle larve di zanzara durante il trasporto.

Lo studio del WSL ha poi rilevato che le zanzare hanno un numero elevato di specie invasive. «E il fatto che lo siano anche in più di un continente indica che queste specie hanno il potenziale per diffondersi ulteriormente», sottolinea Brockerhoff. Ne è un esempio la zanzara tigre, ormai ben nota in Ticino. Originaria del sud-est asiatico, si è insediata in Europa, in Nord America e in altre regioni del mondo.

Gli insetti invasivi sono un rischio 

Gli insetti invasivi – ricorda il WSL – possono causare grandi danni economici ed ecologici. Ad esempio, il minatore smeraldino del frassino sta distruggendo i popolamenti di frassino in un'ampia zona dell'America e da diversi anni si sta diffondendo anche nell'Europa orientale.

La drosofila del ciliegio non solo provoca il crollo dei rendimenti nelle coltivazioni di bacche, frutta e uva, ma attacca anche le piante forestali, con conseguenti notevoli danni ecologici.

La conoscenza delle caratteristiche delle specie invasive e dei percorsi attraverso i quali raggiungono altri continenti è quindi primordiale per aiutare a combattere la diffusione di animali e piante attraverso il commercio internazionale.