GiustiziaSenzatetto ucciso a calci a Zurigo, terapia stazionaria per l'assassino
pl, ats
12.4.2023 - 16:02
Un giovane di 21 anni è stato condannato dal Tribunale distrettuale di Zurigo a 20 anni di prigione per l'assassinio di un senzatetto ucciso a calci nel settembre del 2021. La condanna è sospesa in favore di una terapia stazionaria in una struttura chiusa.
Keystone-SDA, pl, ats
12.04.2023, 16:02
12.04.2023, 16:23
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Il cittadino svizzero è reo confesso e soffre di un grave disturbo della personalità. Nelle prime ore del 19 settembre 2021, mentre rientrava a casa da una serata, il giovane si imbatté in un senzatetto di 66 anni che dormiva in un sacco a pelo su una panchina nel parco del centro di quartiere Bachwiesen a Zurigo-Altstetten.
Dopo aver commesso vari danneggiamenti, l'imputato insultò e aggredì il senzatetto, prendendolo a calci fino ad ucciderlo. Il giovane, arrestato il giorno stesso del delitto, ha inoltre filmato tutto con il suo cellulare e diffuso le immagini su una rete sociale.
Davanti alla corte, l'imputato ha dichiarato che inizialmente voleva derubare la sua vittima, che però era squattrinata, e di aver quindi agito per frustrazione, sotto l'effetto di cocaina e alcol.
La sentenza della prima istanza, che ha riconosciuto il giovane colpevole si assassinio e di vari altri reati, non è ancora definitiva. Il Tribunale distrettuale ha sospeso la pena in favore di una terapia stazionaria perché una perizia psichiatrica gli ha attestato un grave disturbo della personalità.
La corte ha seguito su questo punto le richieste sia dell'accusa che della difesa. La misura stazionaria in una struttura chiusa, conosciuta in gergo anche come «piccolo internamento», implica che il condannato potrà essere rilasciato soltanto quando non sarà più considerato un pericolo per la società.