Afghanistan nel caos Esplosioni e sparatorie nel cuore di Kabul

SDA

3.8.2021 - 21:52

Non si ferma la violenza in Afghanistan, anche a Kabul. Nella capitale ci sono state due esplosioni seguite da sparatorie. Un'altra giornata di caos nel Paese, dove non si ferma l'offensiva dei talebani.
Non si ferma la violenza in Afghanistan, anche a Kabul. Nella capitale ci sono state due esplosioni seguite da sparatorie. Un'altra giornata di caos nel Paese, dove non si ferma l'offensiva dei talebani.
Keystone

Non si ferma la violenza in Afghanistan, anche a Kabul. Prima una fortissima esplosione, seguita da uno scontro a fuoco, poi un'altra deflagrazione con un'altra sparatoria hanno segnato un'altra giornata di caos nel Paese, dove non si ferma l'offensiva dei talebani.

Un'autobomba, guidata da un kamikaze, è stata lanciata contro la residenza del ministro della Difesa Bismillah Mohammadi, rimasto illeso. Poche ore dopo una seconda detonazione, seguita da una sparatoria nel centro della città. Una fonte della sicurezza afghana ha riferito di tre persone rimaste uccise e due ferite nella prima deflagrazione, senza fornire ulteriori dettagli.

Un nuovo episodio immediatamente condannato dagli Stati Uniti che parlano «senza ambiguità» di attentati «di marchio talebano», ha commentato il portavoce del dipartimento di Stato.

La prima, gigantesca esplosione ha scosso la capitale con testimoni che hanno udito il forte rumore e hanno riferito di una densa nube di fumo che si è levata in cielo. «Forte esplosione al Bakhtawar Palace, non lontano dal nostro ospedale, e uno scontro armato in corso. Finora abbiamo ricevuto sei pazienti», ha scritto Emergency in un tweet.

Nel mirino degli attacchi la ‹green zone›

Nel mirino degli attacchi è stata la 'green zone', quella nel centro della capitale afghana che ospita gli edifici governativi, tra cui il palazzo presidenziale, le ambasciate e le sedi delle agenzie umanitarie.

«I terroristi hanno fatto esplodere un'auto piena di esplosivo in una zona residenziale di Kabul. Di conseguenza, alcuni terroristi sono entrati nelle case e si sono scontrati con le forze di sicurezza», ha confermato il portavoce del ministero dell'Interno Mirwais Stanekzai.

La prima deflagrazione è avvenuta in un momento in cui famiglie e giovani si stavano radunando nei ristoranti e nei caffè locali, racconta Al Jazeera. In un ristorante, si potevano vedere i clienti scappare dalle finestre, lasciandosi dietro tavoli pieni di narghilè, tavoli da backgammon e cibo non consumato. Le strade principali del centro commerciale della città, Shahr-e-Naw, erano piene di veicoli mentre le persone cercavano di fuggire dall'area. Di solito affollate, le attività commerciali sono state abbandonate o lasciate con solo una manciata di clienti.

In strada a cantare «Dio è il più grande»

Dopo gli attacchi, centinaia di civili a Kabul sono scesi in strada e hanno cantato «Dio è il più grande» per esprimere il loro sostegno alle forze governative afghane e all'opposizione ai talebani.

Le esplosioni a Kabul sono l'ultimo episodio di una spirale di violenza che ha colpito l'Afghanistan negli ultimi mesi per l'offensiva dei talebani, che hanno ampliato le loro conquiste ad oltre metà del territorio nazionale dopo il ritiro delle forze internazionali.

Nelle ultime 24 ore, almeno 40 civili sono morti e altri 118 sono rimasti feriti nei combattimenti tra gli insorti e forze afgane nella città assediata di Lashkar Gah, nel sud del Paese. L'esercito ha chiesto alla popolazione di lasciare la città per poter lanciare la controffensiva militare contro i talebani.