Diastro al Burning ManAlluvioni nel deserto, Biden: «Penso che nessuno possa più negare l'impatto della crisi climatica»
SDA
3.9.2023 - 21:26
Piogge sempre più torrenziali ed alluvioni anche nei deserti americani, in genere aridi e polverosi.
03.09.2023, 21:26
03.09.2023, 22:02
SDA
Come è capitato nel weekend per la seconda volta in una settimana a Las Vegas, dove l'acqua ha trasformato la luccicante Strip di hotel, casinò e ristoranti in un fiume dove galleggiavano le auto.
O come sta succedendo in un'altra zona desertica del Nevada, dove oltre 70.000 partecipanti al noto festival alternativo «Burning Man» sono intrappolati nel fango dopo che una violenta tempesta ha scaricato in un solo giorno un volume di pioggia equivalente a quello di due o tre mesi.
Un evento analogo ha colpito recentemente anche il parco nazionale della Death Valley, in California, generalmente uno dei luoghi più caldi del pianeta, costretto a chiudere dopo che in 24 ore è caduta l'acqua di un anno intero.
Biden: «È evidente a tutti»
«Penso che nessuno possa più negare l'impatto della crisi climatica», ha messo in guardia Joe Biden, volato sabato in Florida dopo l'uragano Idalia.
«Basta guardarsi intorno. Inondazioni storiche, siccità più intense, caldo estremo e incendi significativi hanno causato danni significativi», ha elencato nell'ultima tappa del suo pellegrinaggio tra le crescenti calamità naturali che flagellano l'America, dopo aver visitato le Hawaii devastate dagli incendi.
Ma non decreta l'emergenza climatica nazionale
Biden ha fatto della lotta al cambiamento climatico uno degli obiettivi chiave della sua presidenza, con l'impegno a dimezzare entro il 2030 le emissioni Usa, anche con ingenti investimenti nella green energy e nei veicoli elettrici.
Ma, mentre alcuni suoi rivali repubblicani per la Casa Bianca negano o relativizzano il problema, per ora non ha raccolto l'appello di chi gli chiede di proclamare un'emergenza nazionale per il clima: un passo che gli darebbe più poteri per combattere gli eventi meteo estremi che colpiscono il Paese con sempre maggiore frequenza e intensità.
Le grandi assicurazioni si rifiutano di operare in alcune aree
Tanto che almeno cinque della maggiori compagnie assicurative americane non offrono più la copertura contro i disastri nelle aree più vulnerabili, come quelle costiere, mentre altre le limitano e aumentano i costi.
Negli ultimi tre anni il settore ha sborsato 295 miliardi di dollari per rimborsare danni legati al cambiamento climatico e nei primi sei mesi di quest'anno le catastrofi naturali hanno già causato negli Usa perdite assicurative per 40 miliardi di dollari, il terzo semestre più costoso di sempre.
Al Burning Man la situazione è davvero critica
L'ultima emergenza ancora in corso è il diluvio che si è abbattuto sul festival del Burning Man, dove gli oltre 70.000 partecipanti sono stati invitati dalle autorità a conservare acqua, cibo e carburante a causa di una tempesta senza precedenti che ha portato forti piogge trasformando il Black Rock Desert in una distesa di fango.
Pochi sono riusciti, a fatica, a percorrere a piedi gli 8 km che li separano dalla prima strada dove poter fare l'autostop: «Sembrava di avere due mattoni sui piedi», ha raccontato uno dei transfughi alla Cnn.
La maggioranza dovrà attendere forse giorni per lasciare il posto, in una situazione resa precaria anche dalle toilette fuori uso e dalle tende sommerse dal fango.
Le autorità stanno indagando anche sulla morte di una persona. Rinviato per ora il tradizionale momento clou dell'evento, nato come raduno underground ma diventato negli anni meta di influencer social, celebrità e vip della Silicon Valley: il rogo alla vigilia del Labor Day di un gigantesco fantoccio di legno con fattezze umane, 'l'uomo che brucia', appunto.
Un rito propiziatorio di sapore pagano che non basterà a fermare la furia della natura.