Sull'Ucraina Lavrov: «Mosca vuole che la guerra finisca presto»

SDA

18.4.2023 - 11:56

Botta e risposta tra USA e Russia, così come tra Brasile e UE, sui rispettivi ruoli e intenzioni nella guerra in Ucraina all'inizio della visita del ministro degli esteri russo Lavrov in viaggio in alcuni paesi latino americani.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov rilascia una dichiarazione congiunta con il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira al Palazzo Itamaraty di Brasilia, in Brasile, lunedì 17 aprile 2023.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov rilascia una dichiarazione congiunta con il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira al Palazzo Itamaraty di Brasilia, in Brasile, lunedì 17 aprile 2023.
KEYSTONE/AP Photo/Eraldo Peres

La Russia è interessata a porre fine al conflitto in Ucraina il prima possibile, ma in un contesto in cui si tengano in considerazione «gli interessi di sicurezza di tutti gli Stati, senza eccezioni».

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, forte del sostegno di Brasilia, al termine dell'incontro col cancelliere Mauro Viera, ha evocato la possibilità di un negoziato di pace, ma condizionato ad una serie di paletti.

Gli USA e l'UE incoraggiano la guerra?

Un'ipotesi stroncata sul nascere da UE e USA. Solo poche ore prima Bruxelles, in risposta alle dichiarazioni del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva da Pechino – secondo cui UE e USA stanno incoraggiando la guerra in Ucraina – ha ribadito che «l'Ucraina è la vittima» e quindi sta a Kiev «definire quali siano le condizioni per eventuali negoziati di pace».

E aspre critiche sono arrivate anche dalla Casa Bianca, col portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, che ha evidenziato come il Brasile «stia ripetendo a pappagallo la propaganda russa e cinese senza guardare ai fatti».

Criticate «le sanzioni unilaterali» contro Mosca

Per parte sua Lavrov ha affermato l'interesse «a porre fine al conflitto ucraino il prima possibile». «Abbiamo spiegato in modo molto dettagliato in più di un'occasione le ragioni di ciò che sta accadendo, gli obiettivi che stiamo perseguendo a questo proposito», ha detto il ministro russo.

E ha aggiunto che con il suo omologo brasiliano hanno parlato del «contesto che deve essere tenuto presente per risolvere questi problemi non su base momentanea, ma sulla base di accordi a lungo termine, che devono prima di tutto essere basati sul principio del multilateralismo e sulla considerazione degli interessi di sicurezza di tutti gli Stati senza eccezioni».

Il viaggio dell'emissario di Mosca in Brasile si inserisce nella fitta tela che Lula – appena rientrato da Pechino – sta tessendo con i Brics per un piano di pace mediato da un gruppo di cosiddetti 'Paesi amici' per il conflitto ucraino, come ribadito dallo stesso Vieira.

Vieira è tornato a criticare le «sanzioni unilaterali» contro Mosca, che «oltre a non avere l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno un impatto negativo sulle economie mondiali, in particolare sui Paesi in via di sviluppo».

Lavrov: «Le visioni di Brasile e Russia» coincidono

Lavrov – che in America latina andrà anche a Cuba, in Venezuela e in Nicaragua – ha ringraziato il Brasile per il suo «contributo alla soluzione del conflitto» in Ucraina.

«Le visioni di Brasile e Russia» coincidono, ha spiegato, evidenziando la necessità di «un ordine mondiale più equo, più giusto e basato sul diritto. In questo, abbiamo una visione del mondo multipolare, in cui prendiamo in considerazione diversi Paesi, non solo alcuni».

Lula criticato anche dal Portogallo

Ma le dichiarazioni di Lula in Cina e l'incontro con Lavrov, hanno riacceso il fuoco della polemica. «Non é vero che Stati Uniti e Ue stanno aiutando a prolungare il conflitto. La verità è che l'Ucraina è vittima di un'aggressione illegale» ha affermato il portavoce del Servizio per l'azione esterna dell'Unione europea, Peter Stano.

Che ha poi aggiunto: «Gli Stati Uniti e l'Ue con altri partner internazionali stiamo aiutando l'Ucraina ad esercitare il suo legittimo diritto per l'autodifesa. Se non lo facessimo, l'Ucraina dovrebbe affrontare la distruzione, perché questi sono gli obiettivi dichiarati della guerra di Putin». 

E le critiche si sono fatte particolarmente dure anche in Portogallo, dove Lula è stato inviato a tenere un discorso in parlamento, il prossimo 25 aprile.