Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha accusato oggi a Buenos Aires l'organizzazione sciita libanese Hezbollah di terrorismo, addossandole la responsabilità dell'attentato del 1994 contro l'Associazione di mutua assistenza israelo-argentina (Amia).
L'attacco causò 85 morti e centinaia di feriti. Intervenendo alla seconda Conferenza ministeriale emisferica di lotta al terrorismo che si svolge nella capitale argentina, riferisce la tv 'all news' Tn, Pompeo ha dichiarato che «Hezbollah, braccio occulto dell'Iran, è stato il colpevole dell'attentato alla Amia. Ha operato in tutto l'emisfero occidentale nel terrorismo, traffico di droghe e riciclaggio di denaro. Mi congratulo con l'Argentina per considerare Hezbollah una organizzazione terroristica».
Il governo argentino ha creato il 17 luglio un registro in cui saranno inserite organizzazioni e persone che si considerano promotrici del terrorismo, fra cui appunto Hezbollah. Al riguardo la Gazzetta ufficiale argentina ha pubblicato un decreto presidenziale che costituisce il 'Registro pubblico delle persone vincolate a atti di terrorismo e al loro finanziamento' (RePET) che dipenderà dal ministero della Giustizia.
In questo registro antiterrorismo non si menziona esplicitamente l'organizzazione sciita libanese, ma la sua inclusione appare certa perchè il decreto precisa che in esso saranno incluse «qualsiasi persona umana, giuridica o entità di cui l'Unità di informazione finanziaria (Uif) abbia ordinato il congelamento amministrativo dei beni». E questo appunto è quanto avvenuto a Buenos Aires nel caso di Hezbollah.
Pompeo ha partecipato oggi ad una commemorazione delle vittime della Amia sul luogo dell'attentato, e si è recato quindi nel pomeriggio nella residenza di Olivos dove ha incontrato il presidente argentino, Mauricio Macri. Domani il capo della democrazia statunitense proseguirà il suo viaggio in America latina che lo vedrà in Ecuador, Messico e El Salvador.
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