Terrorismo Autobomba a Kabul: 16 morti e 119 feriti

ATS

3.9.2019 - 07:32

Un attentato perpetrato ieri sera al compound del Green Village di Kabul, la zona internazionale, fatto almeno 16 morti e 119 feriti. L'attacco, realizzato con un'autobomba, è stato rivendicato dai talebani, precisando che era diretto contro le forze straniere.
Un attentato perpetrato ieri sera al compound del Green Village di Kabul, la zona internazionale, fatto almeno 16 morti e 119 feriti. L'attacco, realizzato con un'autobomba, è stato rivendicato dai talebani, precisando che era diretto contro le forze straniere.
Source: KEYSTONE/AP/RAHMAT GUL

È di almeno 16 morti e 119 feriti il bilancio di un attentato perpetrato ieri sera al compound del Green Village di Kabul, la zona internazionale dove abitano molti stranieri e sede di diversi uffici delle Nazioni Unite.

«Sedici connazionali e ospiti del Green Village sono stati uccisi ed altri 119 civili hanno riportato ferite», ha riferito il portavoce del ministero dell'Interno, Nasrat Rahimi. E il bilancio potrebbe essere destinato a salire. Sempre secondo il ministero, l'esplosione è avvenuta nei pressi di vari edifici civili e ha danneggiato numerose abitazioni.

Secondo Tolo News Tv, l'attacco, realizzato con un'autobomba, è stato rivendicato dai talebani, con la precisazione che era diretto contro le forze straniere.

A Kabul si trova infatti da domenica l'inviato Usa Zalmay Khalilzad, arrivato da Doha dove si è concluso il nono round di negoziati con gli insorti afghani. In poche ore l'americano ha incontrato due volte il presidente afghano Ashraf Ghani proprio per esporgli le linee di quella intesa, che dovrà essere approvata dal capo di Stato afghano e dal presidente Usa Donald Trump.

L'intesa prevede che 5000 militari americani lascino l'Afghanistan entro 135 giorni dall'accordo finale. Attualmente ce ne sono circa 14'000 militari, e la scorsa settimana Trump aveva annunciato l'intenzione di lasciarne 8600, nonostante avesse promesso – sin dalla campagna elettorale – di voler porre fine alla guerra ritirando tutte le truppe americane.

Ora il commander in chief punta su un'intesa con i talebani, finora basata su un ritiro sostanziale degli americani, con un calendario preciso, in cambio della garanzia degli insorti che l'Afghanistan – che diede rifugio a Osama Bin Laden – non sia più utilizzato da Al Qaida o altri gruppi terroristici. Una garanzia su cui aleggia più di qualche dubbio. E ora anche un attentato.

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