USA 2024 Biden attacca, e Trump prepara un nuovo assalto alla democrazia

SDA

6.1.2024

L'ex presidente Donald Trump arriva a un raduno presidenziale, venerdì 5 gennaio 2024, a Mason City, Iowa.
L'ex presidente Donald Trump arriva a un raduno presidenziale, venerdì 5 gennaio 2024, a Mason City, Iowa.
KEYSTONE

Donald Trump «usa la retorica della Germania nazista», «abbraccia la violenza politica» e, dopo aver istigato l'assalto al Capitol, prepara un nuovo «assalto alla democrazia» promettendo «vendetta e castigo» per gli anni a venire: a 10 giorni dall'inizio delle primarie repubblicane in Iowa, Joe Biden si toglie i guanti e scalda la campagna elettorale con un attacco senza precedenti, forse il più feroce in questi anni, al suo probabile rivale alla Casa Bianca. Che proprio ieri ha saputo dell'intenzione della procura di New York di chiedergli un risarcimento di 370 milioni nel processo civile per gli asset gonfiati della sua holding.

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Incalzato da sondaggi sfavorevoli sui risultati della sua amministrazione, il presidente ha deciso di trasformare le elezioni in un referendum sul tycoon dipingendolo come una minaccia per la democrazia, nella speranza di mobilitare non solo i democratici, ma anche gli indipendenti e i repubblicani moderati.

Per questo ha scelto una data e un luogo simbolico, nel cruciale stato in bilico della Pennsylvania: la vigilia del terzo anniversario dell'attacco al Congresso (il comizio è stata anticipato di un giorno per il maltempo) e la storica Valley Forge, sede durante la rivoluzione americana del quartier generale dell'esercito continentale di George Washington, uno generale-statista che ha saputo lasciare il potere e che Biden ha voluto contrapporre al sovversivo Trump.

«La democrazia è ancora la causa sacra dell'America?»

«Oggi (5 gennaio, ndr) ci siamo ritrovati un giorno prima del 6 gennaio, un giorno impresso per sempre nella nostra memoria perché è stato il giorno in cui abbiamo quasi perso l'America», ha esordito il presidente, accompagnato sul palco dalla first lady Jill.

«Oggi - ha proseguito - siamo qui per rispondere alla domande più importante. La democrazia è ancora la causa sacra dell'America? Questa non è una questione retorica, accademica o ipotetica. Se la democrazia sia ancora la causa sacra dell'America è la questione più urgente del nostro tempo». Quindi ha accusato l'ex presidente di aver aizzato la folla contro il Congresso, «lasciando il lavoro sporco ad altri e ritirandosi alla Casa Bianca».

«Trump non farà quello che deve fare un presidente americano. Si rifiuta di denunciare la violenza politica», anzi «lui e i suoi sostenitori Maga la abbracciano e ne ridono», ha proseguito ricordando che il suo predecessore scherza ai suoi comizi sull'aggressione al marito dell'ex speaker della Camera Nancy Pelosi.

«Non puoi essere filo-insurrezionalista e filo-americano», ha denunciato, ricordando che Trump ha iniziato la sua campagna nel 2024 glorificando gli assalitori del Capitol e ammonendo che «il suo assalto alla democrazia non è solo parte del suo passato ma è ciò che sta promettendo per il futuro».

«Alle elezioni è in ballo la democrazia, la vostra libertà»

«La campagna di Donald Trump riguarda tutta lui, non l'America, lui è ossessionato dal passato e non si preoccupa del vostro futuro, lui è pronto a sacrificare la nostra democrazia per tornare al potere», ha messo in guardia. Il «sacro impegno» di Biden invece è che «la difesa, la protezione e la preservazione della democrazia americana resteranno una causa centrale della mia presidenza».

«Alle elezioni è in ballo la democrazia, la vostra libertà. L'alternativa alla democrazia è la dittatura», ha concluso, ricordando che il suo rivale ha già promesso di voler fare il dittatore almeno nel primo giorno.

Sui rischi di una seconda presidenza Trump ha lanciato l'allarme anche la candidata repubblicana Nikki Haley, in un dibattito della CNN: «Genera caos, non possiamo avere un Paese in disordine e un mondo in fiamme e passare altri quattro anni di caos. Non sopravviveremmo».

Corte suprema esaminerà l'8 febbraio l'ineleggibilità di Trump

Nel frattempo, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha accettato di affrontare la questione dell'ineleggibilità di Trump a seguito della decisione presa in Colorado, che esclude l'ex presidente dalle primarie in quello Stato in base al 14esimo emendamento.

L'emendamento vieta le cariche pubbliche ai funzionari statali coinvolti in insurrezioni o rivolte contro la costituzione che hanno giurato di difendere. I nove saggi esamineranno l'appello di Trump l'8 febbraio.