Bielorussia Tikhanovskaya: «L'ONU ci aiuti contro il regime»

SDA

7.3.2021 - 22:13

Svetlana Tikhanovskaya è arrivata oggi a Ginevra per partecipare un dibattito sulla Bielorussia organizzato dal Festival Internazionale del Film sui Diritti Umani. Ha lanciato un appello all'ONU per aiutarla contro la "repressione".
Svetlana Tikhanovskaya è arrivata oggi a Ginevra per partecipare un dibattito sulla Bielorussia organizzato dal Festival Internazionale del Film sui Diritti Umani. Ha lanciato un appello all'ONU per aiutarla contro la "repressione".
Keystone

La leader dell'opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya non intende fermare la sua «lotta» nonostante la richiesta di estradizione avanzata dal regime di Aleksandr Lukashenko, e chiede l'aiuto delle Nazioni Unite.

«Siamo convinti che ad un certo punto questo regime cadrà, perché la pressione a cui è sottoposto arriva sia dall'interno che dall'esterno. E non potrà evitare di iniziare a negoziare per uscire da questa enorme crisi», ha spiegato Tikhanovskaya, che è stata costretta a rifugiarsi in Lituania per il suo ruolo nel movimento di protesta post-elettorale del 2020. Suo marito è stato arrestato dopo aver tentato di candidarsi alla presidenza, come poi ha fatto lei.

Tikhanovskaya è arrivata oggi a Ginevra, in particolare per partecipare un dibattito sul suo paese organizzato dal Festival Internazionale del Film sui Diritti Umani, insieme ad altri oppositori, tra cui Olga Kovalkova.

La sua visita in Svizzera è anche l'occasione per un appello lanciato alle Nazioni Unite perché possa continuare ad aiutarla a uscire dalla «repressione». Nei prossimi giorni è previsto l'incontro con due esperti indipendenti delle Nazioni Unite e si spera che i 47 Stati membri dell'HRC, che sta attualmente tenendo la sua 46a sessione, adottino una risoluzione sulla Bielorussia.

«Vorremmo che questa risoluzione menzionasse il Relatore speciale sulla Bielorussia in modo che possa avere accesso alle prigioni e ai detenuti e possa vedere di persona la situazione assolutamente deplorevole nei luoghi di detenzione». Ed anche la costituzione di un gruppo di esperti per indagare sulla situazione dei diritti umani nel suo paese, ha chiesto.