Gli ambasciatori dell'Ue hanno dato il via libera alle sanzioni per il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ed altri 14 rappresentanti del regime, compresi i figli, ed è stata avviata la procedura scritta per l'adozione finale. Si apprende a Bruxelles.
Le nuove misure restrittive saranno adottate con la loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, prevista per venerdì mattina. Il presidente Lukashenko e gli altri 14 rappresentanti del regime bielorusso saranno iscritti nella lista nera dell'Ue che prevede il divieto dei viaggi ed il congelamento dei beni nel territorio comunitario.
Alla riunione dello scorso 12 ottobre, i ministri degli Esteri dell'Unione avevano approvato conclusioni in cui si afferma che «le elezioni presidenziali del 9 agosto non sono state né libere né eque e che Lukashenko non ha legittimazione democratica». I capi delle diplomazie hanno inoltre «sottolineato il diritto democratico dei bielorussi ad eleggere il loro presidente attraverso nuove elezioni libere e giuste, senza interferenze dall'esterno», e «condannato con forza la violenza» impiegata dalle autorità nella repressione dei manifestanti pacifici.
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