I ministri degli Esteri del G7 si sono detti oggi «profondamente preoccupati» del colpo di Stato in Birmania ed hanno esortato i militari a porre fine «immediatamente» allo stato di emergenza nel Paese. Lo si legge in un comunicato congiunto diffuso oggi da Londra.
«Siamo profondamente preoccupati per la detenzione di leader politici e attivisti della società civile, tra cui la Consigliera di Stato Aung San Suu Kyi e il presidente Win Myint, e per l'attacco ai media», hanno affermato i ministri di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Giappone.
«Chiediamo ai militari di porre immediatamente fine allo stato di emergenza, ristabilire il potere del governo democraticamente eletto, liberare tutti coloro che sono stati ingiustamente detenuti e rispettare i diritti umani e lo stato di diritto», conclude il comunicato.