Elezioni Candidati filo-Cremlino vincono in tutti i collegi di Mosca

falu

20.9.2021 - 15:37

In tutti i collegi uninominali di Mosca i rappresentanti di Russia Unita, o i candidati filogovernativi, hanno vinto alle elezioni della Duma, la camera bassa del parlamento.
In tutti i collegi uninominali di Mosca i rappresentanti di Russia Unita, o i candidati filogovernativi, hanno vinto alle elezioni della Duma, la camera bassa del parlamento.
Keystone

In tutti i collegi uninominali di Mosca i rappresentanti di Russia Unita, o i candidati filogovernativi, hanno vinto alle elezioni della Duma – camera bassa del parlamento – quando lo scrutinio dei voti è sopra al 99%.

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Lo si evince dai risultati preliminari pubblicati sul sito web della Commissione Elettorale Centrale e citato dall'emittente Dozhd.

Con il 99% delle schede scrutinate, il partito di Putin «Russia Unita» è in testa con il 49,82% dei voti nelle elezioni parlamentari russe stando ai dati della Commissione elettorale centrale: lo riporta l'agenzia Interfax.

Seguono il Partito Comunista con il 19%, il Partito Liberaldemocratico con il 7,49% e Russia Giusta-Patrioti-Per la verità con il 7,42%. Anche il partito Persone Nuove potrebbe superare la soglia di sbarramento del 5% e attualmente è dato al 5,35% dei voti.

La presidente della Commissione elettorale centrale russa, Ella Pamfilova, ha dichiarato che l'affluenza alle elezioni parlamentari russe è stata del 51,68%. «Questo è meglio che nella campagna elettorale precedente», ha detto Pamfilova secondo la Tass. L'affluenza alle urne nelle elezioni parlamentari del 2016 era stata del 47,88%.

Secondo Yuri Guaiana, membro della segreteria dell'associazione politica per i diritti umani Più Europa, «il risultato delle elezioni in Russia non sorprende nessuno, non per via della popolarità del partito di Putin, che in realtà sembra essere in calo, ma per come queste elezioni sono state preparate e condotte». «Non solo l'esclusione del partito di Navalny ormai fuorilegge, l'oscuramento delle app degli oppositori, le apparecchiature per il voto digitale non sigillate e altre gravi irregolarità ai seggi: il presidente russo questa volta è andato oltre e ha persino impedito agli osservatori Osce di monitorare le elezioni. Putin – aggiunge – continua a costringere la Russia nella sua morsa autocratica senza risolvere i problemi che preoccupano i russi come l'aumento dei prezzi, della disoccupazione, della povertà e della corruzione. Noi continueremo a stare al fianco dei cittadini russi e dei liberali di Yabloko e de Partito Popolare della Libertà per sostenerli nella loro lotta», conclude l'esponente di Più Europa.

Dal canto suo l'oppositore in carcere Alexei Navalny afferma su Instagram che «il 'robot' sta pensando a lungo. Alle elezioni del 2019, questo 'robot' ha pubblicato i risultati istantaneamente, ma ora sta pensando. È chiaro il perché. Per quanto ho capito, secondo i dati dei seggi elettorali fisici, si può vedere che a Mosca i candidati del 'Voto Intelligente' hanno vinto in 11 circoscrizioni su 15 e a San Pietroburgo in 7 su 8. Pertanto il robot ci ha pensato, si è acceso una sigaretta e ha deciso di rallentare la pubblicazione nell'attesa che le astute manine di Russia Unita falsificassero i risultati in quelli completamente opposti».