Venezuela«Caracas licenzia i lavoratori pubblici per motivi politici»
SDA
21.8.2024 - 16:03
Il governo Maduro licenzia i lavoratori delle aziende pubbliche sospettati di non essere allineati politicamente. Lo denunciano il sindacato della stampa e il Partito comunista venezuelano.
21.08.2024, 16:03
21.08.2024, 16:08
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«Un centinaio di lavoratori sono stati licenziati 'dalla famiglia Venezolana de Television' perché i loro status su Whatsapp non sono piaciuti ai commissari politici», denuncia l'ex presidente di Vtv, Vladimir Villegas.
Anche il sindacato della stampa venezuelana Sntp indica il moltiplicarsi di casi nei media pubblici, mentre il giornale Tribuna Popular raccoglie le segnalazioni del Partito comunista sugli allontanamenti dalla petrolifera Pdvsa.
Dopo l'ondata di proteste e malcontento popolare seguita all'annuncio dei risultati delle elezioni presidenziali nel Paese, «c'è stata un'escalation di persecuzioni e vessazioni contro i lavoratori del settore pubblico», ha denunciato la leader del Partito Comunista del Venezuela (PCV), Jaqueline Lopez al giornale comunista venezuelano Tribuna Popular.
Secondo un comunicato stampa dell'Ufficio politico del Pcv – spiega Tribuna Popular – si legge che «nelle ultime due settimane ci sono stati licenziamenti in istituzioni pubbliche e imprese statali».
«I lavoratori che hanno dichiarato apertamente il loro rifiuto della gestione antioperaia e antipopolare del governo di Nicolás Maduro e che hanno anche ragionevoli dubbi sui risultati annunciati dal Consiglio elettorale nazionale sono minacciati e perseguitati nei loro luoghi di lavoro», ha precisato López, aggiungendo che ci sono «notizie di licenziamenti illegali e dimissioni forzate in Pdvsa, Corpoelec e nel settore sanitario».
Secondo il sindacato della stampa Sntp, dagli inizi di agosto ci sono state molteplici denunce per i licenziamenti nelle tv pubbliche «almeno 40 lavoratori di diverse aree della VTV sono stati licenziati illegalmente» in diversi stati, per aver dato «like» a una qualsiasi pubblicazione di Maria Corina Machado o per aver scritto «frode» negli status di Whatsap