Coronavirus Cina: città del nordest in lockdown parziale

ATS

13.5.2020 - 13:47

Nella provincia di Jilin sono state introdotte restrizioni per timore di una seconda ondata di contagi del coronavirus.
Nella provincia di Jilin sono state introdotte restrizioni per timore di una seconda ondata di contagi del coronavirus.
Source: Keystone/EPA/ROMAN PILIPEY

La città di Jilin, nell'omonima provincia cinese del nordest, è in parziale lockdown dopo la chiusura dei confini, la sospensione dei trasporti e lo stop a scuole e locali pubblici, come cinema, teatri e palestre.

La mossa è seguita ai casi di Covid-19 che hanno alimentato i timori di un'altra ondata di contagi. La città di oltre 4 milioni di abitanti ha visto ieri sei nuove infezioni.

Il governo locale, in una nota, ha disposto l'immediata sospensione di ogni attività di massa in luoghi pubblici, chiedendo alle farmacie di comunicare ogni vendita di medicinali antivirali e contro la febbre. I ristoranti possono restare aperti, ma non più di 3 o 5 persone possono sedere allo stesso tavolo, e i clienti devono osservare la distanza di almeno un metro. Ai residenti sarà permesso di lasciare la città solo con esito negativo al test dell'acido nucleico nelle ultime 48 ore e il rispetto di un rigido periodo di «auto-isolamento».

La città di Jilin ha effettuato indagini su possibili contagi dopo l'accertamento di 22 persone positive, di cui 21 nella provincia e una a Shenyang, nel vicino Liaoning, spingendo a una maggiore vigilanza sull'uso di mascherine e disinfettanti.

La provincia di Jilin, che confina con la Corea del Nord e in minima parte con l'Estremo Oriente russo, è da alcuni giorni sotto pressione dopo un primo focolaio a Shulan, città di 670'000 abitanti nell'amministrazione di Jilin, trasformando l'area nella più a rischio in Cina per quanto riguarda il virus.

Lunedì, un team di esperti e medici è stato inviato dalla Commissione sanitaria nazionale a Shulan, allo scopo di lavorare insieme con il governo locale sulla prevenzione e il trattamento del Covid-19. Shulan è adesso in «modalità di controllo in tempo di guerra» dopo la rilevazione di 13 infezioni, alle quali sono collegate almeno altre 2'500 persone venute a contatto.

Altre misure preventive sono state adottate, tra cui quella che vede le persone viaggiare da Shulan a Changchun, il capoluogo della provincia di Jilin, osservare prima 14 giorni di quarantena centralizzata e altri 7 giorni auto-isolamento domestico, oltre a dover sottoporsi a 4 test all'acido nucleico.

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