Corruzione Cina: ex capo Interpol, tangenti per 2,1 mln

ATS

20.6.2019 - 09:02

L'ex presidente di Interpol Meng Hongwei (foto d'archivio)
L'ex presidente di Interpol Meng Hongwei (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/AP/WONG MAYE-E

L'ex presidente di Interpol Meng Hongwei s'è dichiarato colpevole di fronte alla contestazione di aver accettato tangenti per 14,46 milioni di yuan (2,1 milioni di dollari), nel corso del dibattimento del processo a suo carico per corruzione e altri reati.

Lo riferisce il Quotidiano del Popolo, secondo cui l'ex viceministro della Pubblica sicurezza «ha mostrato pentimento» durante l'udienza dinanzi alla Tianjin No.1 Intermediate People's Court. Il verdetto sarà annunciato «alla data o all'ora selezionata».

Meng era stato rinviato a giudizio a inizio maggio, ultimo passaggio di un procedimento iniziato a fine settembre, quando sparì nel nulla all'arrivo a Pechino da Lione, dove ha sede l'Interpol, aprendo un caso internazionale.

Negli stessi giorni, la moglie, Grace Meng, aveva ottenuto con i due figli l'asilo politico in Francia, a pochi mesi dalla denuncia sul presunto tentativo di rapimento. La mossa era stata contestata da Pechino, accusando la donna di aver abusato della legge locale sulla richiesta dello status di rifugiati.

L'ex presidente di Interpol – aveva argomentato la Supreme People's Procuratorate sempre a maggio – era perseguibile per aver abusato della sua posizione, «accettando illegalmente denaro e asset in cambio di grandi favori fatti ad altri», con somme incassate «particolarmente grandi».

A marzo, la Commissione per la disciplina e le ispezioni del Partito comunista cinese, a chiusura di un'istruttoria, aveva trovato Meng colpevole di «violazioni legali» e «violazioni di condotta», contestandogli lo «stravagante stile di vita» suo e della sua famiglia, espellendolo e rimuovendolo da tutte le cariche pubbliche.

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