Visita Pelosi Pechino: «Taiwan è una questione di sovranità, non di democrazia»

SDA

5.8.2022 - 11:40

La portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying (foto d'archivio)
La portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying (foto d'archivio)
Keystone

L'essenza della vicenda di Taiwan «non è una questione democratica, ma una questione di principio importante sulla sovranità e l'integrità territoriale della Cina».

È la risposta della portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying alle critiche di Usa e Paesi occidentali sulla reazione eccessiva di Pechino che ha varato un ciclo di massicce manovre militari intorno all'isola in risposta alla visita a Taipei della speaker della Camera americana Nancy Pelosi.

L'attuale situazione «è stata interamente causata da Pelosi e dai politici americani», ha aggiunto Hua nel briefing quotidiano.

La parte americana «dovrebbe pensare in modo diverso. Se un certo stato negli Stati Uniti cerca di separarsi dagli Stati Uniti e di affermarsi come Paese, mentre un altro Paese continua a fornirgli armi e sostegno politico, il governo e il popolo degli Stati Uniti possono permetterlo?», ha aggiunto Hua, omettendo che Taiwan non è mai stata nel controllo della Repubblica popolare cinese.

La visita di Pelosi a Taiwan è stata «una seria mossa provocatoria» che viola gravemente il principio della Cina unica, calpestando «le norme fondamentali delle relazioni internazionali e danneggiando pesantemente la sovranità e l'integrità territoriale della Cina».

Pechino, ha concluso Hua, «ha compiuto sforzi diplomatici nella massima misura possibile e ha ripetutamente avvertito gli Usa attraverso vari canali che se Pelosi fosse andata a Taiwan avrebbe causato danni molto gravi e che tutte le conseguenze sarebbero poi ricadute unicamente sulla parte statunitense».