Cipro Ben 150mila turisti in visita alla città-fantasma di Varosha riaperta dai turchi

SDA

24.6.2021 - 18:03

Turisti camminano tra le strade abbandonate di Varosha, a Cipro.
Turisti camminano tra le strade abbandonate di Varosha, a Cipro.
Keystone

Sono 150 mila i turisti locali e stranieri che si sono recati finora nella zona costiera di Varosha (Maras in turco), riaperta al pubblico in ottobre dopo 46 anni dall'amministrazione turca di Cipro nord.

Rimasto abbandonato e sotto tutela militare di Ankara dopo la fuga della popolazione greco-cipriota e la divisione in due parti dell'isola nel 1974, a seguito dell'intervento militare turco in risposta a un tentativo di golpe filo-greco, il 'quartiere-fantasma' della città costiera di Famagosta (Gazimagusa) è tornato accessibile alla popolazione civile per volere del leader turco-cipriota Ersin Tatar, che l'aveva inaugurata insieme al presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Un tempo importante attrazione turistica con decine di hotel, Varosha è rimasta disabitata ma diversi servizi turistici sono stati autorizzati negli ultimi mesi dalle autorità locali, tra cui chioschi di cibi e bevande e noleggi di biciclette. Sono inoltre state attrezzate due spiagge con la presenza di bagnini.

La riapertura dell'area ha causato forti proteste del governo di Nicosia, che l'ha definita «un'azione provocatoria e illegale», e dell'Ue. Gli ultimi negoziati sulla riunificazione di Cipro erano falliti in Svizzera nel 2017, mentre a fine aprile si sono conclusi con un nulla di fatto i nuovi colloqui promossi dall'Onu per esplorare le condizioni per una ripresa dei negoziati.