Ambiente Cloro: tre vagoni su quattro non rispettano le norme di sicurezza

ATS

15.9.2019 - 13:05

Solo il 25% di tutti i vagoni ferroviari per i trasporti di cloro – gas estremamente tossico – in Svizzera soddisfa gli standard di sicurezza più elevati.
Solo il 25% di tutti i vagoni ferroviari per i trasporti di cloro – gas estremamente tossico – in Svizzera soddisfa gli standard di sicurezza più elevati.
Source: KEYSTONE/VALENTIN FLAURAUD

Secondo il domenicale Le Matin Dimanche solo il 25% di tutti i vagoni ferroviari per i trasporti di cloro – gas estremamente tossico – in Svizzera soddisfa gli standard di sicurezza più elevati. Entro la fine dell'anno la quota dovrebbe però raggiungere il 75%.

Il 26 settembre del 2016, nell'ultima dichiarazione dell'industria chimica, delle FFS, dell'associazione degli spedizionieri e delle autorità svizzere era stato promesso un tasso del 100%.

«La percentuale delle importazioni di cloro effettuate con i vagoni più sicuri è inferiore alle attese. Sarà necessario ancora un certo periodo di tempo», ha dichiarato l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) al domenicale romando.

«Il guadagno in termini di sicurezza derivante dall'impiego dei carri cisterna attualmente più sicuri è relativamente modesto rispetto ad altre misure», ha rassicurato Daniel Bonomi, vicedirettore della sezione prevenzione degli incidenti rilevanti dell'UFAM.

È in particolare grazie all'introduzione di convogli speciali che circolano solo a 40 km/h che i rischi sono stati ridotti di un fattore 10, precisa Bonomi.

Flotta limitata

L'UFAM mantiene tuttavia il suo obiettivo di dotare i vagoni degli ultimi sviluppi tecnici. I ritardi sono dovuti al fatto che la flotta di questi veicoli speciali è relativamente limitata e un gran numero di tali vagoni è già noleggiato a lungo termine. Inoltre le capacità di produzione per gli equipaggiamenti supplementari dei vagoni cisterna sono limitate in tutta Europa.

La situazione ha provocato la rabbia dei parlamentati ginevrini. Il consigliere nazionale Hugues Hiltpold (PLR/GE) si rivolgerà lunedì al Consiglio federale, mentre Lisa Mazzone (Verdi/GE) ha già depositato un'interpellanza.

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