Guerra in Ucraina La commissione UE propone nuove sanzioni per la Russia

SDA

5.4.2022 - 15:42

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
Keystone

La Commissione europea ha proposto un quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che dovrà essere discusso e convalidato nei prossimi giorni dai rappresentanti dei 27 Stati membri.

Il pacchetto prevede il blocco totale alle transazioni riguardanti quattro banche chiave russe, tra le quali la Vtb, secondo più importante istituto del Paese, ha annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Le 4 banche «rappresentano il 23% del mercato del settore bancario russo e andranno a indebolire ulteriormente il sistema bancario» di Mosca.

Stop anche all'import di carbone dalla Russia, che vale 4 miliardi di euro l'anno e divieto di accesso ai porti europei per le navi di Mosca o comunque appartenenti a compagnie russe con alcune eccezioni riguardanti il trasporto di prodotti alimentari, aiuti umanitari e energia. Sono altri due dei sei pilastri del quinto pacchetto di sanzioni. Anche per le compagnie di trasporto su strada russe e bielorusse sarà vietato l'accesso in Ue. Tra le misure ulteriori divieti all'export di prodotti verso la Russia, tra i quali i semiconduttori avanzati.

Il quinto pacchetto va a colpire l'export dall'Ue alla Russia per un valore complessivo di «10 miliardi», ha spiegato la presidente della Commissione Ue sottolineando che i divieti colpiranno prodotti innanzitutto tecnologici, diretti in «aree in cui la Russia è vulnerabile». «Continueremo a degradare la capacità tecnologica e industriale della Russia», ha aggiunto. Bloccata anche la partecipazione delle compagnie russe ad acquisizioni pubbliche nei Paesi membri Ue.

«Con il quinto pacchetto non abbiamo finito. Stiamo lavorando a sanzioni aggiuntive che includano il petrolio e stiamo riflettendo su alcune proposte presentate dai Paesi membri come tassare l'import di energia dalla Russia», ha aggiunto von der Leyen. «Assumere una posizione chiara non è cruciale solo per l'Europa ma per tutto il mondo. Le atrocità commesse a Bucha e in altre aree non resteranno senza risposta, i colpevoli non resteranno impuniti».