ImboscataUccisi in Congo un ambasciatore italiano e un carabiniere
SDA
22.2.2021 - 21:32
Un'imboscata in piena regola, probabilmente a scopo di sequestro, finita in tragedia.
L'ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista congolese, Mustapha Milambo, sono stati uccisi in un agguato mentre viaggiavano a bordo di un'auto dell'Onu in una regione della Repubblica democratica del Congo, il Nord Kivu, da anni teatro di violenti scontri tra decine di milizie che si contendono il controllo del territorio e delle sue risorse naturali.
Attanasio avrebbe compiuto 44 anni a maggio ed era padre di tre bambine. Il diplomatico, agli inizi della sua carriera, aveva lavorato anche all'Ambasciata italiana a Berna tra il 2006 e il 2010 ed era uno dei più giovani ambasciatori italiani nel mondo.
Dito puntato contro le Forze democratiche di liberazione del Ruanda
Il governo di Kinshasa punta il dito contro le Forze democratiche di liberazione del Ruanda (Fdlr), ribelli di etnia Hutu conosciuti per il genocidio in Ruanda del 1994, che hanno stabilito la loro roccaforte nell'area dell'agguato, mentre l'Italia chiede un rapporto dettagliato alle Nazioni Unite.
Il convoglio, composto da due vetture del Programma alimentare mondiale (Pam-Wfp), stava viaggiando verso nord, sulla strada tra Goma e Rutshuru, dove il diplomatico italiano avrebbe dovuto visitare un programma di distribuzione di cibo nelle scuole dell'agenzia dell'Onu, fresca di Nobel per la pace.
Alle 10.15 (le 9.15 in Svizzera), le due auto vengono fermate a circa 15 km da Goma, nei pressi di Nyiaragongo, nel parco nazionale di Virunga, da un commando di 6 persone che apre il fuoco, prima sparando in aria, poi uccidendo l'autista.
Le prime ricostruzioni
Secondo le prime ricostruzioni riferite dal governatore del Nord Kivu, Carly Nzanzu Kasivita, gli assalitori portano il diplomatico e il carabiniere della scorta nella foresta. Scattato l'allarme, sul posto si precipita una pattuglia di ranger dell'Istituto Congolese per la Conservazione della Natura (Iccn) che si trova nelle vicinanze, seguita da forze dell'esercito locale.
Esplode un conflitto a fuoco nel quale gli aggressori uccidono Iacovacci. Anche Attanasio viene colpito dagli spari: di chi, ancora non è chiaro. Il corpo esangue dell'ambasciatore, ferito all'addome, viene caricato su un pick-up dai primi soccorritori, per poi essere trasferito all'ospedale di Goma. Altre tre persone sarebbero state rapite, riferisce il ministero dell'Interno di Kinshasa, e si parla anche di alcuni feriti.
Il governo congolese ha dichiarato che le autorità provinciali del Nord Kivu non erano a conoscenza della presenza dell'ambasciatore nell'area e che questo non ha permesso loro di fornirgli misure di sicurezza adeguate, né il loro tempestivo arrivo sul posto in «una parte del Paese considerata instabile e in balia di alcuni gruppi armati ribelli nazionali e stranieri».
Formatesi all'inizio degli anni 2000, le Fdlr sono accusate di diversi attentati nella zona, tra cui quello dell'aprile 2020 in cui morirono 17 persone tra cui 12 ranger dell'Iccn. Il Pam ha tuttavia riferito che la strada era stata precedentemente controllata e dichiarata sicura per essere percorsa anche «senza scorte di sicurezza». La Farnesina ha però chiesto all'Onu di fornire quanto prima un report dettagliato sull'attacco in un luogo dove Attanasio si era recato su invito del Pam.
Mattarella: «Lutto per questi servitori dello Stato»
In Italia la morte di Attanasio e Iacovacci è stata accolta con sgomento e dolore, dal presidente Sergio Mattarella che ha parlato di «lutto per questi servitori dello Stato» al premier Mario Draghi che ha espresso il cordoglio del governo ai familiari del diplomatico, che lascia una moglie e tre bimbe piccole, e del giovane carabiniere che avrebbe dovuto sposarsi in estate.
La terribile notizia ha raggiunto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Bruxelles, dove si trovava per il Consiglio Esteri Ue e dove ha raccolto il cordoglio unanime dei colleghi e dei vertici europei. Rientrato immediatamente a Roma, il ministro ha ricevuto messaggi di solidarietà dall'intera comunità internazionale, dall'Onu fino al segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
E raccogliendo l'appello delle forze politiche, unanimi nel cordoglio e nella condanna dell'attacco, ha annunciato che riferirà «il prima possibile in Parlamento per fare chiarezza» sulle circostanze dell'agguato ancora pieno di interrogativi e sul quale la procura di Roma ha aperto un'inchiesta. Al telefono con la collega congolese, Marie Tumba Nzeza, il ministro ha chiesto «di fare luce sulle dinamiche e le responsabilità dell'attentato», auspicando che le autorità di Kinshasa offrano «piena collaborazione nei contatti e negli scambi con la magistratura e le forze di sicurezza italiane».
«Accogliendo la richiesta dell'Italia, le autorità della Repubblica Democratica del Congo assicurano piena collaborazione con magistratura italiana per far luce su dinamiche e responsabilità dell'uccisione dell'Ambasciatore Attanasio e del Carabiniere Iacovacci», spiega in serata un tweet della Farnesina che riferisce del colloquio telefonico tra Di Maio e Tumba Nzeza.
Visita alla vedova del diplomatico
Nel pomeriggio la stessa ministra ha reso visita alla vedova del diplomatico nella loro casa di Kinshasa, mentre i genitori di Attanasio restano chiusi nel loro dolore: «Lo abbiamo saputo dai media – hanno fatto sapere -, preferiamo non parlare».
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto, per la giornata di oggi e di domani, l'esposizione a mezz'asta della bandiera italiana e della bandiera europea sugli edifici pubblici degli Organi Costituzionali e dei Ministeri, in segno di lutto.
Le forze di pace delle Nazioni Unite rimuovono i corpi da un'area vicino a dove un convoglio delle Nazioni Unite è stato attaccato e l'ambasciatore italiano in Congo ucciso, in Nyiragongo, provincia del Nord Kivu, Congo lunedì 22 febbraio 2021. L'ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, un italiano L'agente di polizia dei Carabineri e il loro autista congolese sono stati uccisi lunedì in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite in un'area che ospita una miriade di gruppi ribelli, hanno detto il ministero degli Esteri e la popolazione locale. (AP Photo / Justin Kabumba)Altre notizie