Cop27Lula: «Serve subito un meccanismo per i danni del cambiamento climatico»
SDA
16.11.2022 - 18:16
«Abbiamo bisogno con urgenza di un meccanismo per le perdite e i danni del cambiamento climatico. È tempo di agire, non possiamo perdere tempo per evitare l'abisso». Lo ha detto il presidente eletto del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, intervenendo alla Cop27.
16.11.2022, 18:16
16.11.2022, 18:20
SDA
«Voglio dire che il Brasile è tornato, partecipa di nuovo alle discussioni sul clima», ha detto Lula, alla conferenza dell'Onu sul clima in corso a Sharm El-Sheikh, in Egitto, e giunta alla sua seconda settimana.
Il presidente eletto ha ricordato l'impegno non rispettato dei paesi ricchi per il fondo da 100 miliardi di dollari all'anno per aiutare i paesi poveri nelle politiche climatiche. «Sono tornato per domandare quanto era stato promesso alla Cop15 nel 2009», ha detto.
«Daremo priorità alla lotta alla deforestazione – ha proseguito Lula –, rafforzeremo e finanzieremo gli organismi di tutela ambientale che sono stati smantellati negli ultimi tre anni, perseguiremo i minatori e gli agricoltori illegali, istituiremo il Ministero delle Popolazioni originarie».
«È possibile generare ricchezza senza produrre cambiamento climatico»
«Dimostreremo che è possibile generare ricchezza senza produrre cambiamento climatico – ha detto ancora il presidente eletto (entrerà in carica il primo gennaio) –. Faremo sviluppo e inclusione sociale senza danneggiare la natura. Investiremo nella transizione ecologica, nelle fonti rinnovabili come solare, eolico, biocarburanti ed idrogeno, forniremo mezzi di trasporto alternativi».
Lula ha affermatp anche che «l'agrobusiness brasiliano sarà strategico, sarà un'agricoltura sostenibile, valorizzando le conoscenze dei popoli nativi. Abbiamo le tecnologie per rendere produttive le aree degradate, 40 milioni di ettari. Non abbiamo bisogno di deforestare»
Il presidente eletto ha annunciato che rispetterà l'accordo con Indonesia e Congo per la tutela delle foreste e che sbloccherà i 500 milioni di dollari da Germania e Norvegia per l'Amazzonia, bloccati durante la presidenza Bolsonaro».
Il Brasile infine «ospiterà una grande conferenza dei paesi latinoamericani dell'Amazzonia» e «proporrà di ospitare in Amazzonia la Cop del 2025».