ROMA
Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un non è un pazzo ma un "attore razionale" concentrato sulla sopravvivenza del regime: ne sono convinti alcuni alti funzionari della Cia.
Secondo l'intelligence americana il giovane despota ha una chiara strategia volta a proteggere la sua stessa posizione quale leader supremo del Paese.
"C'è una chiarezza d'intenti in ciò che Kim Jong-un ha fatto", ha detto Yong Suk Lee del Centro di Controllo coreano della Cia, durante una conferenza organizzata dall'agenzia mercoledì all'Università George Washington, secondo quanto riporta oggi il quotidiano britannico Telegraph. "Svegliarsi una mattina e decidere di attaccare Los Angeles con armi nucleari probabilmente non è ciò che Kim Jong-un farebbe", ha detto Lee in dichiarazioni riportate dalla Cnn: Kim "vuole governare per un lungo tempo e vuole morire pacificamente nel suo letto".
Lee, come Michael Collins del Centro di Controllo per l'Est Asiatico e il Pacifico della Cia, concordano che un rapporto conflittuale è un elemento centrale nella strategia del dittatore per mantenere il potere. "Kim Jong-un è l'ultima persona che vuole un conflitto nella penisola", ha proseguito Lee: "In questo Paese abbiamo una tendenza a sottovalutare il conservatorismo che caratterizza questi regimi autoritari".
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