Sanità Oltre 31'000 casi di Covid in Cina, record da inizio pandemia

SDA

24.11.2022 - 09:07

I nuovi casi di Covid-19 hanno toccato mercoledì in Cina i massimi assoluti su base quotidiana dallo scoppio della pandemia di inizio 2020: secondo gli aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale le infezioni domestiche si sono attestate a quota 31'444, di cui 27'517 asintomatiche.

La Cina continua con la sua politica di «Tolleranza Zero Covid»
La Cina continua con la sua politica di «Tolleranza Zero Covid»
KEYSTONE/AP

Keystone-SDA

Si tratta di numeri minimi considerando quanto accade in altri Paesi, ma rilevanti in Cina dove è ancora seguita la politica della «tolleranza zero» sia pure nella versione dinamica, basata su lockdown, test di massa e quarantena.

Il dato supera i quasi 30'000 contagi di metà aprile, nel pieno dei focolai che bloccarono Shanghai per due mesi.

L''incessante spinta alla politica dello «zero-Covid», sostenuta con forza del presidente Xi Jinping, ha causato stanchezza e risentimento nella popolazione a poco più di due mesi dal terzo anniversario dello scoppio della pandemia, quando il Paese è nel mezzo di una nuova ondata.

Il contagio si espande

La Commissione sanitaria nazionale, oltre a segnalare un ulteriore decesso (sono 5'232 i morti dall'inizio della pandemia), ha individuato più di 9'000 nuovi casi nello Guangdong, quasi 8'000 nella megalopoli di Chongqing e ulteriori 1'648 casi a Pechino, dove sono in crescita le aree sottoposte a lockdown.

Difficoltà anche nel Sichuan (1'285 casi), nello Xinjiang (1'109) e nell'Hebei (946), il cui capoluogo Zhengzhou ospita il mega impianto della Foxconn per l'assemblaggio degli iPhone dove continuano le tensioni anti-Covid.

Test negativo per andare nei luoghi pubblici

Diverse città tra cui Pechino, Shanghai, Guangzhou e Chongqing hanno anche inasprito le restrizioni anti-pandemiche con l'aumento dei casi. La capitale cinese richiede ora un test negativo all'acido nucleico entro 48 ore per coloro che cercano di entrare in luoghi pubblici come centri commerciali, hotel ed edifici governativi, hanno affermato le autorità di Pechino.

Mentre le scuole sono tutte passate in modalità online. Il centro manifatturiero di Guangzhou, dove è stato trovato quasi un terzo degli ultimi contagi, ha costruito migliaia di stanze d'ospedale temporanee per ospitare i pazienti.

Ancora niente vaccino mRNA

Una serie di nuove regole annunciate dal governo centrale all'inizio del mese sembravano segnalare un allontanamento dello «zero-Covid», tra l'accorciamento dei giorni di quarantena (da 10 a 8) per chi viene dall'estero e la semplificazione del sistema di classificazione della aree ad alto rischio.

Il Fmi ha indicato la via della vaccinazione di massa per uscire dall'isolamento: la Cina, però, deve ancora approvare i sieri mRNA, più efficaci per l'uso pubblico, e solo l'85% degli adulti sopra i 60 anni risulta aver ricevuto due dosi dei vaccini domestici entro la metà di agosto, secondo le autorità sanitarie. Mentre tra gli ultraottantenni la copertura è del 40% circa.