Epidemia Covid: oltre 93 milioni i casi di contagio al mondo

SDA

15.1.2021 - 07:47

Ha superato quota 93 milioni il numero dei casi di contagio da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo dall'inizio della pandemia (foto d'archivio)
Ha superato quota 93 milioni il numero dei casi di contagio da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo dall'inizio della pandemia (foto d'archivio)
Keystone

Ha superato quota 93 milioni il numero dei casi di contagio da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo dall'inizio della pandemia, di cui almeno 51,3 milioni già guariti. I decessi non hanno superato i due milioni.

Lo rende noto l'università americana Johns Hopkins, che riporta 1,99 milioni di decessi totali legati al nuovo coronavirus.

Il Paese più colpito al mondo in termini assoluti dal Covid-19 restano gli Stati Uniti, con 23,2 milioni di contagi e 388 mila decessi. Seguono l'India e il Brasile.

Germania

In Germania ha superato quota 2 milioni il numero dei casi di contagio da Covid-19 registrato dall'inizio della pandemia, di cui 22.368 nelle ultime 24 ore.

Lo rendono noto l'istituto tedesco Robert Koch e la Johns Hopkins, secondo cui i casi guariti nel Paese europeo sono stati 1,64 milioni.

Con i suoi 83 milioni di abitanti, la nazione più popolosa dell'Ue ha registrato altri 1.113 decessi in un giorno, per un totale di 44.994.

Gran Bretagna

Calano ma restano sopra quota 1000 i morti per Covid registrati nelle ultime 24 ore nel Regno Unito, alle prese con la variante inglese, più aggressivamente contagiosa, del virus.

Secondo i dati diffusi nella serata di ieri, i decessi giornalieri si attestano a 1248 contro il record di 1564 di ieri; mentre i casi censiti si stabilizzano sotto i 50.000, da 47.525 a 48.682 grazie ai primi effetti del lockdown reintrodotto 10 giorni fa dal governo Tory di Boris Johnson, lontano dai picchi di ben oltre 60.000 della settimana scorsa.

I tamponi rimangono intanto oltre i 600.000 al giorno, mentre rallenta il ritmo d'incremento dei ricoveri negli ospedali dove si contano comunque a milioni negli ultimi 2 mesi i pazienti in lista d'attesa per altri servizi medici. Con alcuni nosocomi di Londra – stando a quanto riferisce il giornale progressista Guardian – costretti in questi giorni a trasferire pazienti 'di troppo' in altre città come Newcastle e piani d'emergenza (se la curva non si fletterà rapidamente) sul possibile spostamento e assistenza in alberghi o strutture non ospedaliere di persone ricoverate per patologie meno gravi.

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