EpidemiaCovid: riapertura lenta in Gran Bretagna, l'8 marzo solo le scuole
SDA
22.2.2021 - 11:04
Il premier britannico Boris Johnson, qui mentre fa campagna per le vaccinazioni, prevede per l'8 marzo solo la riapertura delle scuole
Keystone
Nel Regno Unito non si prevede nessuna revoca immediata del terzo lockdown nazionale (in vigore da due mesi), riapertura delle scuole e poco altro dall'8 marzo, alleggerimento limitato delle restrizioni ai contatti sociali rinviato al 29 marzo.
Il tutto, inoltre, è condizionato dalla conferma del rallentamento registrato di recente della curva dei contagi e dei ricoveri per Covid, nonché dalla prosecuzione dell'andamento positivo della campagna di vaccini. Sono le indicazioni chiave del piano verso una graduale uscita dal lockdown che il premier Boris Johnson illustrerà oggi al Parlamento e al Regno Unito, secondo le anticipazioni rese note da Downing Street.
Il piano britannico appare non solo differito e prudente, ma destinato a lasciare ancora a fine marzo il Regno a un livello di restrizione più severe rispetto alla media di quelle in vigore al momento in Italia. E questo malgrado l'accelerazione dell'isola sul fronte dei vaccini (con 18 milioni di iniezioni già somministrate e l'obiettivo d'arrivare ad assicurare almeno la prima dose a tutta la popolazione adulta ultra18nne fissata ora dallo stesso Boris Johnson per fine luglio).
«Intendo delineare – dirà Johnson alla Camera dei Comuni secondo uno stralcio diffuso da Downing Street – una roadmap destinata a portarci fuori con cautela dal lockdown. E la nostra priorità è sempre stata quella di riportare i bambini a scuola» oltre che di trovare «modi per far riunire le persone con i loro cari in sicurezza».
Di qui la scelta – confermata in un'intervista da Nadhim Zahawi, ministro britannico preposto al coordinamento della vaccinazioni – di partire l'8 marzo con la ripresa dell'attività scolastica in presenza in tutta l'Inghilterra, con il via libera alle attività sportive all'aperto negli istituti. E per il resto confermare l'autorizzazione dei contatti sociali in pubblico e all'aperto fra le persone a non più di due – come previsto già dall'inizio del lockdown – con la sola concessione in più di potersi intrattenere in momenti ricreativi a due come bere un caffè o una bibita in un parco. Dal 29 marzo, invece, è previsto il ripristino della regola del 6 (ossia il permesso di riunirsi outdoor fino a un massimo di sei persone appartenenti a non più di due nuclei familiari), nonché la riapertura di attività sportive e affini (tipo tennis o golf) all'aperto.