Cuba Il presidente cubano Díaz-Canel: «L'embargo statunitense è criminale»

ATS

19.9.2019 - 18:30

Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha chiesto nuovamente oggi la sospensione dell'embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti al Paese da quasi 60 anni.
Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha chiesto nuovamente oggi la sospensione dell'embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti al Paese da quasi 60 anni.
Source: KEYSTONE/EPA EFE/RAYNER PENA

Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha chiesto nuovamente la sospensione dell'embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti al Paese da quasi 60 anni.

In un messaggio via Twitter il capo dello Stato ha ricordato che domani, venerdì, sarà presentato a L'Avana un rapporto riguardante l'impatto avuto nell'ultimo anno dall'accerchiamento statunitense, definito «genocida, criminale e assassino».

«Una violazione dei diritti umani dei cubani»

Di recente il ministro degli Esteri Bruno Rodríguez ha enfatizzato «la resistenza popolare» di fronte alle stringenti misure di Washington, prorogate per un altro anno fino a settembre 2020, affermando inoltre che l'embargo provoca danni nella principale isola delle Antille, rappresentando «una violazione massiccia, flagrante e sistematica dei diritti umani dei cubani».

Secondo statistiche ufficiali del 2018, dal 1962 le misure restrittive degli Stati Uniti hanno causato a Cuba perdite valutate in oltre 933.000 milioni di dollari.

Critiche anche dalla comunità internazionale

L'embargo, considerato dalla casa Bianca una misura mirante a tutelare la sicurezza nazionale, è ampiamente criticato dalla comunità internazionale, compresa l'Unione europea (Ue).

Inoltre, ricorda l'agenzia di stampa cubana Prensa Latina, la politica di Washington nei confronti di Cuba è stata condannata per ben 27 volte dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.

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