Politica Delegazione USA a Taiwan, «armi finalmente in arrivo»

SDA

27.5.2024 - 11:18

Il presidente di Taiwan William Lai (con il suo nuovo cappello da cowboy) assieme al deputato degli Stati Uniti Michael McCaul durante il loro incontro a Taipei.
Il presidente di Taiwan William Lai (con il suo nuovo cappello da cowboy) assieme al deputato degli Stati Uniti Michael McCaul durante il loro incontro a Taipei.
Keystone

Michael McCaul, deputato americano a capo dell'influente commissione per gli Affari esteri della Camera, ha espresso il sostegno degli Stati Uniti al presidente taiwanese William Lai.

A fronte «dell'aggressione della Cina», McCaul – alla guida di una delegazione bipartisan arrivata domenica a Taipei – ha assicurato che le armi ordinate sono «finalmente in arrivo», dichiarando che le manovre militari di guerra «intimidatorie» della scorsa settimana di Pechino hanno sottolineato la necessità di potenziare le capacità di deterrenza di Taiwan.

McCaul, nell'incontro di questa mattina con Lai ha dichiarato che lui e i suoi colleghi supportano «con forza questa bellissima isola».

In occasione della prima visita a sorpresa del Congresso Statunitense a Taipei dalla cerimonia di giuramento del 20 maggio del nuovo presidente, il politico texano, che ha regalato a Lai un cappello da cowboy, ha avuto colloqui «che fanno riflettere», secondo i media locali.

«Stiamo facendo progressi con questi sistemi d'arma. Mi piacerebbe vederli qui il più velocemente possibile, ma sono imminenti», ha aggiunto McCaul, per il quale Taiwan deve avere mezzi militari sufficienti per dimostrare al presidente cinese Xi Jinping che i rischi superano i benefici in merito all'invasione dell'isola.

Tuttavia, Taipei negli ultimi due anni si è lamentata dei ritardi nelle consegne di armi statunitensi, come i missili antiaerei Stinger, poiché i produttori stanno dando la priorità all'Ucraina per sostenere la sua difesa contro la Russia.

«Il presidente Lai e io, come sempre, abbiamo avuto una conversazione molto seria e allo stesso tempo molto diretta sulla minaccia che quest'isola deve affrontare da parte del suo vicino, ed è reale», ha proseguito l'esponente repubblicano. «Senza deterrenza, Xi ha ambizioni audaci e aggressive».

L'anno scorso la Cina ha imposto sanzioni a carico di McCaul dopo la sua visita a Taiwan e l'incontro avuto con l'allora presidente Tsai Ing-wen. Pechino rivendica l'isola come parte «inalienabile» del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario.