Sanità Epidemia di difterite in Nigeria, 5.898 casi tra luglio e agosto. È presente in Svizzera?

SDA / pab

14.9.2023 - 11:19

In Nigeria è in corso un'epidemia di difterite. Già dall'inizio dell'anno le autorità sanitarie avevano comunicato all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la presenza costante di casi. Ma durante l'estate si è registrato un aumento importante dei contagi: dal 30 giugno al 31 agosto sono stati 5.898 i casi sospetti. E in Svizzera è presente?

Nell'immagine illustrativa donne yemenite aspettano di far vaccinare i propri figli contro la difterite in un centro sanitario di Sanaa, il 13 marzo 2018. L mortalità della difterite nei fanciulli può superare il 10%.
Nell'immagine illustrativa donne yemenite aspettano di far vaccinare i propri figli contro la difterite in un centro sanitario di Sanaa, il 13 marzo 2018. L mortalità della difterite nei fanciulli può superare il 10%.
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Dei circa 8.000 casi registrati dall'inizio dell'anno, al momento ne sono stati confermati 4.717, con un tasso di mortalità superiore al 6%. Lo rende noto l'Oms in un comunicato.

La difterite è una malattia infettiva, prevenibile con la vaccinazione, causata soprattutto dal batterio Corynebacterium diphtheriae. 

Una volta entrato nel nostro organismo, spiega l'Ufficio federale di Sanità Pubblica (UFSP) sul suo sito, questo agente infettivo rilascia una tossina che può danneggiare, o addirittura distruggere, organi e tessuti. I danni sono permanenti.

Il batterio attacca il tratto respiratorio superiore e rilascia una tossina che può provocare gravi complicazioni e danni. La trasmissione avviene attraverso goccioline di saliva infette (contatto fisico, tosse, starnuto) di persone che hanno contratto la malattia o che sono portatrici del batterio senza manifestare sintomi. Più di rado il contagio avviene attraverso oggetti contaminati o, nel caso della difterite cutanea, per contatto diretto.

È letale nel 5-10% dei casi, con picchi più alti nei bambini.

In Nigeria scarseggiano le cure

La Nigeria ha già affrontato diverse epidemie di difterite, in passato (nel 2011, per esempio). Dopo che una prima ondata è stata registrata tra gennaio e maggio, in questo momento si sta verificando una seconda ondata. «Si registra un aumento della popolazione colpita con un aumento del numero di casi confermati e dei decessi correlati», spiega l'Oms.

L'andamento dei contagi potrebbe peggiorare. A causa della bassa copertura vaccinale (al 57%) esiste «una massa critica di popolazione suscettibile al virus», precisa l'Oms.

Grave è anche la situazione sul fronte della disponibilità di terapie: la disponibilità di antitossina difterica – che serve a neutralizzare la tossina presente nel circolo sanguigno – «è attualmente molto limitata e insufficiente a rispondere alle richieste attuali, poiché – conclude l'Oms – esiste solo un numero limitato di produttori e vengono segnalati grandi focolai in diverse regioni del mondo».

C'è la diferite in Svizzera?

La difterite, sempre stando all'UFSP, è diffusa in tutto il mondo, ma nei Paesi industrializzati è stata ampiamente ridotta grazie ai piani di vaccinazione nazionali. In Africa, Asia e America latina, è invece diffusa poiché la popolazione è scarsamente vaccinata.

Sebbene negli anni scorsi in Svizzera si fossero verificati soltanto casi isolati, negli ultimi mesi l'UFSP ammette che anche da noi si è registrato un aumento dei casi di difterite.

Le infezioni sono state diagnosticate quasi esclusivamente in persone non completamente vaccinate o con un stato vaccinale non conosciuto. Ciò, ribadisce l'UFSP, evidenzia l’importanza di una protezione vaccinale adatta all’età conformemente alle raccomandazioni del calenderio vaccilane svizzero.