Seconda metà del 2021In Etiopia almeno 750 civili uccisi nella seconda metà del 2021
SDA
11.3.2022 - 14:08
Sono almeno 750 i civili uccisi o giustiziati nelle regioni etiopi degli Amhara e degli Afar nella seconda metà del 2021, come ha denunciato la Commissione etiope per i diritti umani (Ehrc). Nel suo rapporto, la commissione ha parlato anche di abusi diffusi, tra i quali torture, violenze sessuali di gruppo e sparizioni forzate.
11.03.2022, 14:08
11.03.2022, 14:26
SDA
Ehrc ha affermato che almeno 403 civili sono morti e 309 sono stati feriti in raid aerei, attacchi di droni e fuoco di artiglieria pesante da quando i ribelli dello Stato regionale del Tigrè, in guerra contro il governo federale centrale, hanno sferrato un'offensiva nelle regioni confinanti in Etiopia settentrionale a luglio dell'anno scorso.
Almeno 346 civili sono inoltre deceduti per uccisioni extragiudiziali perpetrate dalle parti in guerra, prevalentemente dai ribelli tigrini ma anche dalle forze di governo e dai loro alleati, ha aggiunto Ehrc, che ha accusato le forze del Tigrè di abusi diffusi come violenze sessuali di gruppo, torture, saccheggi e distruzione di strutture pubbliche quali ospedali e scuole nelle due regioni confinanti.
Oltre 2'400 presidi sanitari, tra i quali gli ospedali di entrambe le regioni, hanno smesso di funzionare «come risultato della distruzione, dei danni e del saccheggio subiti», ha indicato ancora il rapporto, mentre più di mille scuole sono state distrutte e altre 3'220 danneggiate.