Estero Femminicidi in Messico: quando le donne vengono trattate come spazzatura

sda

4.12.2017

L’America Latina e i Caraibi sono le regioni del mondo in cui le donne subiscono più violenza. Alla luce di tanta violenza e assassinii a sfondo sessuale l’ONU ha pubblicato una relazione che lancia un campanello dall’allarme.

Il tasso di violenze sessuali extraconiugali a danno delle donne, secondo i dati dell’ONU, in quelle aree è la più alta al mondo. Tre su dieci paesi che presentano il più elevato tasso di violenze sessuali al mondo si trovano proprio nella regione caraibica. Il numero di donne assassinate in America centrale raggiunge livelli "devastanti".

Due donne su tre verrebbero assassinate proprio in quanto tali, riporta la relazione dell’Entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere (UN Women) e del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) pubblicata di recente.

Sia a Città del Messico che nell’omonimo stato la gran parte dei casi di femminicidio si verifica nei comuni poveri della periferia che presentano un elevato tasso di violenza, corruzione e impunità. Sono pochi i colpevoli che pagano per i delitti commessi.
Sia a Città del Messico che nell’omonimo stato la gran parte dei casi di femminicidio si verifica nei comuni poveri della periferia che presentano un elevato tasso di violenza, corruzione e impunità. Sono pochi i colpevoli che pagano per i delitti commessi.
Keystone/AP Photo/Elizabeth Dalziel

Dal documento emerge che la zona più pericolosa è il cosiddetto Triangolo settentrionale formato da Honduras, El Salvador, Guatemala e Messico. In quell’area i casi di femminicidio e di violenza raggiungono una diffusione "epidemica", ha dichiarato Eugenia Piza-Lopez dell’UNDP. In molti casi i delitti sono collegati con la malavita organizzata.

Il Triangolo settentrionale è considerato la regione fuori dalle zone di guerra più pericolosa al mondo, soprattutto perché vi operano bande criminali e i cartelli della droga. In 24 di 33 stati dell’America Latina e dei Caraibi esistono leggi contro la violenza domestica, documenta la relazione, tuttavia solo nove di questi paesi hanno promulgato leggi conto altre forme di violenza a danno delle donne, in ambito pubblico e privato.

La “piaga” della violenza

Sedici di questi stati, secondo quanto evidenzia il report, nel Codice penale contemplano il femminicidio come reato. In pochi paesi vengono punite anche forme più recenti di reati, tra cui la cibercriminalità, la violenza politica o le aggressioni con l’acido, ma nonostante questi passi avanti la “piaga” della violenza rimane una minaccia per i diritti umani, la salute e la sicurezza pubblica, constata l’ONU.

L’organizzazione suggerisce di rafforzare le istituzioni e la politica della regione, investendo anche maggiori risorse a sostegno delle donne; sottolinea inoltre la necessità di combattere determinate norme culturali di stampo "patriarcale" che alimentano la disuguaglianza tra i sessi.

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