Gran Bretagna Forfait al D-Day, clamoroso autogol elettorale per Sunak

SDA

7.6.2024 - 19:21

Già in seria difficoltà, il premier britannico si è reso protagonista di un imbarazzante scivolone.
Già in seria difficoltà, il premier britannico si è reso protagonista di un imbarazzante scivolone.
Keystone

Passo falso rovinoso del premier britannico Rishi Sunak, che potrebbe spingerlo definitivamente sul precipizio in vista delle elezioni politiche del 4 luglio nel Regno Unito.

Lo ha compiuto ieri il primo ministro conservatore, quando ha abbandonato in anticipo le commemorazioni solenni per l'80esimo anniversario dello sbarco anglo-americano in Normandia avvenuto durante la Seconda guerra mondiale, prima della cerimonia clou svoltasi a Saint-Laurent-sur-Mer alla presenza collettiva di numerosi leader, per rientrare a Londra e registrare un'intervista elettorale con Itv, ma solo oggi si sono viste le conseguenze devastanti di quello che è diventato un caso nazionale.

Sunak, che già deve disperatamente rincorrere il leader laburista Keir Starmer strafavorito nei sondaggi per diventare il nuovo premier, ha tentato ripetutamente di scusarsi con ognuno dei media incontrati in una giornata per lui da dimenticare ma senza offrire spiegazioni e giustificazioni convincenti.

«È stato un errore non rimanere in Francia più a lungo e me ne scuso», ha dichiarato sul suo profilo di X dopo che i media avevano rivelato il forfait. Per poi col volto affranto davanti alle telecamere dei canali all-news chiedere inutilmente di «non politicizzare» quanto accaduto mentre si abbatteva un'ondata di critiche contro di lui, arrivate dall'interno del suo partito, dalle opposizioni e perfino dagli stessi reduci.

Tornato in fretta e furia in patria

Eppure per Sunak ieri stava andando tutto bene, fino a quando si trovava insieme a re Carlo e alla regina Camilla e al presidente francese Emmanuel Macron, al British Normandy Memorial, il monumento dedicato ai caduti britannici nella campagna di Normandia, dove il premier nel suo discorso aveva lanciato un appello a non dimenticare «la causa per cui quei soldati eroici sono morti».

Peccato che dopo la cerimonia sia tornato in fretta e furia in patria per registrare l'intervista, fra l'altro non urgente in quanto andrà in onda integralmente lunedì, nel tentativo di recuperare consensi portando avanti il suo attacco su un presunto aumento delle tasse voluto dal Labour una volta tornato al potere, nonostante le diverse smentite in merito della compagine d'opposizione, mentre sulle spiagge della Normandia si compiva una delle pagine più buie della sua campagna elettorale.

Ancor di più se si considera lo smacco internazionale per aver mancato la foto ufficiale coi leader a Saint-Laurent-sur-Mer: insieme al presidente americano Joe Biden, a quello francese Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz, c'era, al posto del capo di governo britannico, il ministro degli Esteri David Cameron, un ex premier.

«Una figuraccia politica di prim'ordine»

«Una figuraccia politica di prim'ordine», l'ha definita Tim Montgomerie, fondatore di Conservative Home, punto di riferimento online della base del Partito conservatore, tradizionalmente molto legato alle commemorazioni storiche militari.

Le opposizioni sono andate a nozze, a partire da Starmer, che a differenza del rivale è rimasto in Normandia lungo tutta la giornata e si è ritrovato a un certo punto il campo libero lasciato proprio da Sunak per fare foto, parlare coi leader e i reduci, come se agisse già da premier in pectore.